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Sotto il gelido sguardo della luna…

Da Edizionialtravista

Il titolo e la copertina non lasciano dubbi: il protagonista ideale è proprio la luna. Tutto il romanzo è permeato da un’atmosfera crepuscolare, da un senso di decadenza e di stanchezza, che prende corpo nel personaggio principale, un individuo ormai vecchio, che reca impressa nel suo corpo, ma ancora di più nel suo spirito, l’impronta dolorosa di un tragico passato. Sepolto vivo per tanti, troppi anni, nell’orrendo carcere della Bastiglia, separato brutalmente dall’amata moglie, di cui ignora la sorte, recupera insperatamente la libertà il 14 luglio 1789. Venuto a Roma insieme con un patriota, che alla fine del suo forzato esilio lo ospita nella propria casa e lo impiega come collaboratore presso il suo giornale, incontra casualmente – ma è poi un caso, o il volere del destino? – una tenebrosa giovane donna, il cui nome, Diana, sottolinea, se ancora ce ne fosse bisogno, il carattere lunare di tutta la storia. Ecco la sua presentazione:

“Benvenuto, caro conte. Mi scusi se l’ho fatta aspettare” mi disse, abbozzando un sorriso glaciale.

La sua voce aveva un timbro dolce ma un tono profondo. Poteva avere venticinque o ventisei anni, senz’altro meno di trenta: i lunghi capelli neri, sciolti sulle spalle, incorniciavano un viso grazioso ma dal colorito pallido, quasi cereo, mentre i suoi occhi, di un celeste trasparente, erano leggermente cerchiati, come quelli di chi passa le notti insonni. Indossava un elegante abito blu, adorno di fregi ricamati in argento, che faceva risaltare ancora di più il candore della sua pelle (pag. 25).

Da quel momento l’aspetto di romanzo storico – siamo ormai nel 1798 al tempo della repubblica giacobina di Roma – cede il posto a uno svolgimento straordinario, nella precisa accezione di extra ordinem, ossia fuori del corso ordinario delle cose, dapprima sconfinando nel fantastico: la lotta mortale con lo spietato re del bosco sulle rive del lago di Nemi e la successiva discesa agli Inferi, poi nella vera e propria fantascienza, quando l’azione si trasferisce in un’avveniristica base spaziale situata, guarda un po’, proprio sulla luna, e successivamente sul pianeta Xairhon, l’immaginario pianeta con tre lune (!) che fa parte della Costellazione del Drago, dove si rifugiano i protagonisti, braccati dai pirati dello spazio. Infine… ma qui mi fermo, perché non voglio rovinare la sorpresa a chi avrà l’interesse e la pazienza di leggere questo romanzo, che nelle ultime pagine riacquista prepotentemente il suo carattere iniziale di narrazione storica o, meglio, fantastorica.

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  • Autore: Marcello Parsi
  • Editore: Simple
  • Anno: 2012
  • Pagine: 93
  • Formato: 14x20, brossura

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