Gubbio. In questo periodo di Festa è sicuramente una delle città italiane più magiche, da vivere. Le vie addobbate, le canzoni natalizie che riecheggiano tra le pareti del centro storico, provenienti da alto parlanti che, tra le pietre antiche della città, a tratti sembrano stare giocando a nascondino. Passare davanti alla porta della pasticceria, o a quella del forno poco sotto casa, è una tortura se si è vicini all’ora di pranzo. Ma, l’atmosfera ineguagliabile ripaga presto tutti i sensi e perdersi tra gioiosi o fantastici pensieri, diventa più facile del previsto.
L’orologio della torretta campanaria del palazzo dei Consoli rintocca l’ora. Il suono sempre nitido, se aiutato dal vento può arrivare lontano, lontano. Chi è del posto lo percepisce come dolce eco al battere del cuore, mentre l’orecchio del viandante si tende e – una volta capito che a ogni nuovo quarto d’ora l’incanto si ripete – si tende ancora e ancora e ancora. È piacevole passeggiare senza aver intorno l’eccessivo disturbo del traffico, soffermandosi qua e là a guardare le vetrine, immergendosi nei presepi viventi (o non) che animano le vie o, semplicemente, cercando di arrivare presto all’ora più magica in assoluto. Perché… chi si reca a Gubbio in tempo di Natale, non può non sapere che all’imbrunire le pendici del monte Ingino diventano oggetto di attenzione assoluta e la magia delle luci colorate da vita allo spettacolo che è l’Albero di Natale più Grande del Mondo. Per trentacinque giorni o giù di lì, a partire dal 7 dicembre di ogni anno, centinaia e centinaia di occhi possono godere della maestosità di una figura che, sin dalla prima volta nel 1981, è voluta essere e vuol essere ancora messaggio di Pace e di Speranza, di Amore verso il prossimo, di Amicizia e di Fratellanza. Allora, può capitare anche che – perdendosi in un tale incanto – una mente laboriosa e in cerca di parole possa provare a immaginare l’Albero come un grande filo conduttore.
Il bilancio personale di un periodo può dare il via a ragionamenti più ampi e invece di domandarsi solamente ‘Cosa ho vissuto in questi giorni di festa passati?’ ci si può ritrovare a chiedersi: ‘Chissà quante cose saranno successe, sotto le luci di questo Albero?’. Così, la vita di tutti i giorni torna alla ribalta. Perché, magia e spirito del Natale a parte, sono tante le cose che possono accadere in un periodo di festa. Alcune belle e importanti, altre meno. Alcune previste e attese, altre no. 7 dicembre 2011 – 10 gennaio 2012. Trentacinque giorni di incanto (per eugubini e non), trentacinque racconti di vita (eugubina e non)… a Gubbio, sotto alle luci dell’Albero di Natale più Grande del Mondo.
Dall’idea al libro sembra quasi il tempo di un batter d’occhi… sempre e comunque… Sotto l’Albero…
- Autore: Elisa Vagnarelli
- Editore: Mediavideo Edizioni
- Anno: 2012
- Pagine: 252
- Formato: 17x24 cm, cucito a filo refe con colla laterale