Sotto la cravatta, niente

Sono parecchi anni che questo blog ce l’ha con Fini e con le sue cravatte. Abbiamo iniziato questa battaglia da quando il tipo aveva iniziato ad indossare cravatte con le immaginette di Paperino. Avevamo pensato quindi che una persona che affida la sua immagine politica all’immagine del personaggio rassicurante (seppur sfigata) di un fumetto avesse qualcosa di sè da nascondere e che non potesse avere molta affidabilità. Il tipo ha poi continuato a sfoggiare cravatte dai colori obbrobriosi, che a suo modo di vedere avrebbero dovuto dimostrare la sua classe e la sua eleganza. Cravatte rosa, cravatte celesti..
Niente di più sbagliato, per quel che mi riguarda.
Gianfranchino è un personaggio squallido. Era un uomo finito politicamente quando Silvio malauguratamente e sconsideratamente se l’è imbarcato nel Pdl. Era già un uomo rancoroso che mentre scioglieva An nel Pdl (o nell’acido) meditava nello stesso tempo come poter fare lo sgambetto a chi lo aveva sdoganato..
Insomma a Fini per mostrasi rassicurante agli occhi dei ciechi non basterebbero più neppure cravatte con stampate sopra delle immaginette sacre.. e vedrete che prima o poi le tirerà fuori dall’armadio, insieme a qualche altro scheletro che tiene nell’armadio della casetta a Montecarlo..
Fini: sotto la cravatta niente! Perlomeno, niente di buono.

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