Magazine Diario personale

Sotto le Lune di Marte di E.R. Burroughs

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Quando Edgard Rice Burroughs scrisse questo primo libro di John Carter, non lo firmò con il suo nome, ma usò uno pseudonimo. L’autore rappresenta un buon esempio di qualcuno insoddisfatto dei lavori convenzionali, e in cui non riesce ad avere riscontri decenti, che riesce, inaspettatamente, a emergere grazie alla propria passione, in questo caso la scrittura.
Si dice che fosse a un passo da un gesto estremo, quando Under the Moons of Mars, chiamato anche A Princess of Mars, ottenne un successo sbalorditivo per l’autore stesso. 102 anni dopo la sua uscita, me lo sono letto, e ammetto di averlo fatto perché rimasto incuriosito dal film Disney di cui parlai a suo tempo QUI.

L'autore

L’autore

Trama

Scritto come un diario di un presunto zio dell’autore, John Carter per l’appunto, narra le sue vicende, da quando, dopo essersi assopito in una grotta cercando di sfuggire a degli inseguitori, si trovò trasportato su Marte.
In breve, John Carter, grazie alla sua conformazione umana da terrestre, alla differenza di gravità e all’addestramento nell’esercito confederato, diventa uno dei più temibili guerrieri di Barsoom, Marte nella lingua delle diverse tribù del pianeta. Tra giganteschi marziani verdi e uomini rossi simili ai terrestri, John Carter vivrà le sue avventure, innamorandosi di una principessa di Marte, Dejah Torris.

Una delle prime cover con l'altro titolo

Una delle prime cover con l’altro titolo

Considerazioni

Narrato in prima persona dal protagonista, il romanzo è un racconto di un arco di dieci anni su Marte, con descrizioni di usi e costumi dei vari popoli, e della flora nonché della fauna del pianeta. Basato più sulla fantasia che sulla scienza, questo romanzo potrebbe risultare superato dalle scoperte del nostro secolo, e ai malati delle regole superato dalle leggi ferree che regolamentano la lettura (ahimè) del nostro tempo. In entrambi i casi, se qualcuno abbandonasse la lettura per le ingenuità di un uomo del primo novecento verso il pianeta rosso, o perché c’è del raccontato e non del mostrato, sarebbe un vero peccato. Per il lettore, ovviamente, che ormai arroccato su questi dogmi, perderebbe il gusto di leggere un romanzo di un grande narratore del secolo scorso, lo stesso che ha dato i natali a Tarzan.

L'edizione che ho io che comprende altri due romanzi

L’edizione che ho io che comprende altri due romanzi

Ma al di là della polemica, consiglierei di leggere questo primo romanzo per assaggiare lo stile dell’autore, e passare in seguito, come farò io, agli altri episodi della serie. E lo dico da uno che ama i romanzi con molto dialogo e poca descrizione, quando qui i primi sono quasi assenti. Insomma, fatevi conquistare dalla voglia di avventura e di fantascienze che in questi anni sembra aver abbandonato un po’ le nostre librerie, a scapito di cloni costruiti per vendere e basta.

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