Spammer che usi il mio blog - come immagino molti altri - per far salire i tuoi blog nelle ricerche: una volta mi hai fregata, ma due è troppo.
Leggere tra i commenti quello di una certa "Daniela stipendi pubblica amministrazione" mi aveva insospettita (perché mai un nick così strano?), ma quando dopo pochi giorni è arrivata a commentare anche "Elena trasferimenti militari" il dubbio è diventato certezza: qui gatta ci cova.
Così ho scoperto che i nomi utilizzati non riportavano ad un profilo privato, ma a due post su due diversi blog, casualmente proprio sul tema del nick. Casualmente, eh.
Tra l'altro temi che non c'entrano proprio nulla con questo blog.
Perché una persona si prenderebbe la briga di fare una cosa del genere? Basta conoscere una regola dei motori di ricerca: gli articoli che sono più linkati, sono quelli che appaiono prima nelle ricerche.
Non erano commenti utili. Non c'era un vero interesse verso il confronto. Era soltanto un'operazione commerciale.
Così li ho cancellati. Sotto sotto, anche questo è spam.
Tra l'altro l'origine del termine spam deriva da una marca di carne in scatola. Niente spam per favore. Su un blog vegano, è ancor più un'incongruenza.
AGGIORNAMENTO del 19/07/2013
I "miei" amici spammer hanno fatto un passo avanti. Ora i commenti arrivano da "Cristina A." o "Valeria M." ma sono nuovamente spam. Addirittura l'ultimo commentava positivamente una ricetta che avevo inserito nelle prime righe di un post per "distruggerla" in quanto inadatta a bambini autosvezzati.
Spammer che commentate, in un italiano improbabile, per poter pubblicare (nascostamente) l'indirizzo del vostro sito, almeno leggete tutto il post, altrimenti fate una figuraccia...