Magazine Cinema
Regia: Carlo Verdone
Interpreti: Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy.
Trama: Federico Picchioni è un broker di successo separato e padre assente di due figli grandi. Dopo la morte della ex moglie ed a causa di uno scandalo finanziario che lo riduce quasi in rovina, si troverà disoccupato e costretto ad ospitare i due ragazzi , che lo detestano per aver abbandonato la famiglia, e la sua nipotina, nata da una relazione della figlia. In tutto questo caos irrompe la nuova vicina, "tagliatrice di teste" decisamente poco cinica che proverà a portare un pò di armonia nel disastrato nucleo familiare, cercando contemporaneamente di far pace con i sensi di colpa che le causa il suo lavoro.
Il trailer ad essere onesti è bruttarello, così come l'inquietante locandina che rimanda ad atmosfere "cinepanettoniandelaurentesche" che proprio non mi piacciono. Però Carlo Verdone dalle nostre parti è uno di quei personaggi per cui si nutre un certo affetto, ci era piaciuto, un pò a sorpresa, anche l'ultimo "Posti in piedi in paradiso" così qualche domenica fa siamo andati tutti quanti a vedere questo "Sotto una buona stella".Che, diciamolo subito, non è verdoniano fino al midollo, ma non è certamente tra le sue cose migliori.E' verdoniano fino al midollo semplicemente perché Verdone, con qualche sfumatura, ma più o meno fa sempre lo stesso film. E, pare incredibile, ma nelle sue mani è quasi rassicurante. No, non sono impazzita,ed ora proverò a spiegare perché la vedo in questo modo.
Quando andiamo a vedere un film di Verdone più o meno sappiamo cosa aspettarci, perchè racconta da sempre, con ironia spesso amarognola, un paese come giustamente definito da Sorrentino "bellissimo e complicato" ma soprattutto racconta, adeguandole ai tempi, i molti vizi e le poche virtù dei suoi abitanti.In "sotto una buona stella" si parla di un padre che fondamentalmente era troppo impegnato, e pure un tantino egocentrico, per fare il padre. Attraverso di lui spazia su quello che è il mondo attuale, fatto di giovani che faticano a trovare il loro posto nel mondo,di disoccupazione, di punti fermi, come la famiglia, che non esistono più, o forse stanno semplicemente cambiando forma.
Non è però tra le cose migliori di Verdone perchè il buon Carlo, da parecchi anni, ha perso quella vena cattivella che lo contraddistingueva.
Anche in "Sotto una buona stella" infatti, come nel precedente "Posti in piedi in paradiso" siamo di fronte ad una sceneggiatura abbastanza semplice ed a tratti prevedibile, che da vita ad un film altalenante ed a tratti piuttosto trattenuto visto che, non esplode mai nè nella satira sociale più cattivella nè nella risata più sentita, al massimo si sorride.
Insomma, il buon Carlo, sarà l'età che avanza, mi è diventato decisamente buonista.
Stroncatura a 360 gradi?Sorpresa...no.
Perchè lungi da essere un capolavoro della commedia italiana alla fine "Sotto una buona stella" alla fine risulta un film godibile.
Il merito?Degli attori.
Verdone fa il Verdone, e questo ormai è una garanzia. Bravi davvero i due giovani, Tea Falco, dalla voce per la verità un filino fastidiosetta, e Lorenzo Richelmy che la supera in sensibilità.
Ma la vera anima del film è senza dubbio una Paola Cortellesi bravissima, simpatica e particolarmente ispirata a cui Verdone lascia tutto lo spazio che merita. Davvero un'ottima attrice che mi piacerebbe vedere anche in ruoli un pochettino più complessi, e perchè no, drammatici.
Insomma, niente di che, appena terminato già si dimentica, ma un piacevole modo per trascorrere un'oretta e mezza la domenica pomeriggio.
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