Sottopagati, senza contratto, ma... "Choosy"?!?!?

Da Thesweetbeauty @MaRaWeb86

Una vita fatta si scelte.
Tutte scelte che alla fine ti porteranno ad un solo obiettivo: lavorare e renderti indipendente "da grande".
Partiamo dal presupposto che secondo me, o meglio, in base al mio carattere, trovo impensabile che una ragazzina di 13/14 anni sia in grado di pensare a ciò che sia meglio per lei a livello di studi. Insomma, a quell'età io quasi quasi pensavo ancora a giocare con le Barbie!
Era il lontano Gennaio 2000 quando dovetti prendere la difficile decisione su quale scuola superiore sarebbe stata meglio per me. Così, già sapendo che non avrei voluto essere vincolata a dover andare all'università una volta diplomata, i miei genitori mi consigliarono una scuola "Dove avrai un diploma finito!Se vorrai non dovrai per forza fare l'università e troverai subito lavoro!".
Quella scuola era la Ragioneria.
Ma mai avrebbero potuto prevedere, che nonostante tutto, il lavoro non ci sarebbe stato.
Iniziai il percorso delle superiori nel Settembre 2000. I primi 2 anni andarono bene, o meglio, cercavo di farli andare al meglio, ma dal terzo anno quella scuola per me diventò un incubo.
Odiavo tutto: professori, materie, e persino il banco scolastico.
E la materia più importante, quella che avrebbe dovuto essere il fulcro del mio diploma, l'ECONOMIA AZIENDALE, per me era un tabù.
Sono arrivata addirittura a pensare di non presentarmi agli esami di maturità, dopo essere riuscita, tra alti e bassi, a terminare quell'interminabile ultimo anno.
Mi diplomo a Luglio 2005 con il minimo indispensabile, non sapendo che, se mi fossi impegnata anche solo un pochino di più, almeno quel pezzo di carta mi sarebbe servito a qualcosa in più!
Si, perchè ora persino per fare il portalettere (senza discriminare il lavoro del portalettere), c'è bisogno di avere un diploma con un voto minimo di 70/100!
Il 31 Agosto 2005 trovo un lavoretto presso un parrucchiere.
Si, in fondo in fondo era quello il mestiere che avrei voluto imparare e rendere mio per tutta la vita.
Ma la cosa si rivelò più difficile del previsto: 50 euro a settimana (rigorosamente senza un contratto), con orari di lavoro non proprio eccezionali.
Sono durata 2 mesi. Poi ho detto STOP.
E da allora la mia vita è stata un mix di lavoretti sottopagati, per la maggior parte senza contratto e in alcuni casi tremendi.
Dalla mia ho sempre avuto la fortuna di sapermi adattare a qualsiasi lavoro trovassi.
Ve li elenco??
Ma sì, tanto ho del tempo da perdere, e se state leggendo questo post, probabilmente anche voi!
  • Volantinaggio con 15 euro a giorno per 2 volte al mese!
  • Call center Outbound, rigorosamente part-time con il primo stipendio preso dopo 2 mesi, di miseri 200 euro;
  • Imbustamento plichi pubblicitari per 2 settimane, con stipendio preso dopo 3 mesi (ma solo perchè li stavo alle calcagna), di 150 euro;
  • Poi è stata la volta di un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento per bambini. Orari dalle 8.45 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 22.00. Dovevo sostituire una maternità per almeno 4 mesi per 600 euro al mese. Ne feci soltanto 1, con 500 euro e pure a nero!
  • Nell'ottobre 2006 trovai un impiego come ragioniera in una impresa edile. Da fare la ragioniera, mi sono ritrovata a gestire i dipendenti, i mezzi di trasporto dell'azienda, fare la segretaria e passare le miei giornate a dividermi tra l'ufficio per il quale lavoravo ed i vari uffici per le pratiche. Insomma, una tuttofare. Per i primi 5 mesi lavorai tanto, sempre senza contratto, per 500 euro al mese. Poi venne il momento del MALEDETTO TIROCINIO FORMATIVO (e non mi stancherò mai abbastanza di bestemmiare chi li ha inventati!). Il tirocinio prevedeva un parti-time di 4 ore al giorno. Io ne facevo 8 di ore, se non di più, per 500 euro al mese. Scaduto il tirocinio venne il contratto a tempo indeterminato. Passai a 700 euro al mese (ma solo perchè insistetti Io per avere un aumento!), ma le ore di lavoro si erano moltiplicate, e gestendo anche gli appuntamenti del titolare, praticamente il mio telefono aziendale squillava anche la domenica sera oltre le 22.00. A Marzo del 2008 dovetti dare le dimissioni. L'azienda stava iniziando a dare segni di cedimento ed io non ce la facevo più. Un anno più tardi l'azienda dichiarò fallimento.
  • A giugno del 2008 fu la volta del Call Center Inbound. Lavoravo per il servizio clienti 119 di TIM. Un lavoro stressante su turni che andavano dalle 7 del mattino all'1 di notte. Ma almeno avevo un contratto (a tempo determinato di 6 mesi) con un buono stipendio. Peccato che dopo tante promesse, a Dicembre del 2008, non ci rinnovarono il contratto, e quindi ricominciai daccapo a cercar lavoro;
  • A marzo del 2009 riuscii a trovare un lavoretto part-time (al mattino dalle 8 alle 12 circa), in un tabacchi/edicola. Mi occupavo di tutto. Sigarette, giornali, giocate. Iniziai sempre con un MALEDETTO TIROCINIO FORMATIVO per 6 mesi con 400 euro. Insomma, accettabile. Dopo i 6 mesi di tirocinio, di contratto non se ne parlava. E mai se ne parlò. Mi fecero capire che se mi conveniva dovevo stare così, senza contratto. Nel frattempo anche le cose a livello di retribuzione erano cambiate. In pratica decisero che sarei stata pagata meno di 4 euro l'ora, ma decidevano loro i giorni in cui sarei dovuta andare a lavorare. Tipo, una mattina si svegliavano e mi dicevano: "Oggi non venire, non serve!", per evitare di pagarmi. Alla fine del mese il più delle volte sono tornata a casa con meno di 200 euro. Spendevo di più in benzina per andare a lavoro che per il resto. In pratica, ci rimettevo. Dopo un anno in queste condizioni, in cui ho perso davvero la dignità, ho lasciato. 
  • Da allora le cose sono andate di male in peggio. Ho iniziato a buttarmi nel mondo delle PROMOTER. Ogni tanto qualche agenzia mi chiamava per fare delle promozioni nei supermercati, ma i pagamenti  (80/90 euro per 2 giorni di lavoro), venivano fatti trascorsi i 90 giorni dalla data in cui avevo lavorato. Mi sono imbattuta in un'agenzia che per pagarmi 90 euro ci ha messo ben 6 mesi (ma solo dopo aver ricevuto una lettera che ho fatto scrivere da un avvocato!). E così ho chiuso con quell'altro mondo di approfittatori.
  • Ah, e non mi sono fermata mica! Ho anche fatto più volte l'inventarista per gli ipermercati dalle 5 del mattino. Una volta l'ho fatto anche per il Brico, e non vi dico l'esaurimento nel contare singolarmente i chiodi.
  • A marzo del 2011 decido di fare un corso di Paghe e Contributi, sperando che mi apra un mondo tutto nuovo. Il corso dura 2 mesi per un costo di 450 euro, per un pezzo di carta inutile, che non mi aiuterà ad entrare in nessuno studio di Consulenti del Lavoro. Si, perchè lì sono come le farmacie: ci entrano solo i figli, i nipoti e tutta l'allegra famigliola.
  • A Settembre 2011, finalmente, dopo mesi di attesa, vengo contattata per lavorare in un negozio di articoli per la casa. Il lavoro era pagato 900 euro al mese, ma gli orari di lavoro erano assurdi: dalle 8.45 alle 13.15, e dalle 16.15 alle 22.30 a volte 23.00. Per non parlare dell'ambiente di lavoro: Mobbing allo stato puro! Non potevi parlare con i colleghi di lavoro, perchè i responsabili ti osservavano dalle telecamere e ti rimproveravano qualora lo facessi. Se dovevi andare in bagno dovevi chiedere il permesso e le chiavi dei bagni, ma non potevi starci più di 2 minuti. Non potevi fare pausa. Non potevi mangiare. Insomma, un calvario! Mi sono ritrovata a dover lasciare il lavoro, per lo stress e per una colite come conseguenza del fatto che tenevo tutto dentro, e non mi sfogavo mai. E tra l'altro tutte le ore di straordinario non venivano pagate, per non parlare del fatto che i riposi da essere settimanali erano diventati addirittura 1 ogni 10 giorni di fila di lavoro (sabato e domenica inclusi!)
  • A Gennaio dello scorso anno decido di fare una nuova esperienza: un C.A.A.F. mi prende per fare i mod. 730. Sono contentissima! Finalmente faccio qualcosa che mi piace. I primi 2 mesi li passo sui libri a studiare, poi da Marzo a Luglio lavoro sul serio. E quanto lavoro!! Però la retribuzione arriva solo ad Agosto. Insomma, mesi di lavoro con anticipazione di spese, ma per imparare qualcosina questo ed altro!
  • Sia a Dicembre del 2011 che nel 2012 ho lavorato solo per i 10 giorni prima di Natale in una profumeria. Qualcosina sono riuscita a guadagnarla, ma solo per poco! 
Nella vita ho affrontato tanti e tanti di quei colloqui, e non ho menzionato alcune delle esperienze lavorative brevi che ho fatto.  A 19 anni appena finisci la scuola e vedendo un curriculum vitae senza esperienze lavorative, si permettono di dire: "Eh, ma non hai esperienza, a me serve una persona con esperienza!".  Inizi a fare esperienze e quando ti presenti per un nuovo colloquio ti dicono: "Eh, ma come mai hai così tanti lavori diversi sul curriculum di così breve tempo?!?!?". E tu lì a spiegare che erano lavori sottopagati, o magari a tempo determinato! E allora per loro non vai bene! E non apprezzano il fatto che magari, avendo svolto così tanti lavori diversi, vuol dire che ti adatti a tutto! Decidi di laurearti, e lì si presenta un altro casino: "Eh, ma se vuoi venire a lavorare qui c'è da fare la gavetta. Facciamo un praticantato (alias NON TI PAGHIAMO!)". Fai il praticantato, ma dopo almeno 2 anni ancora di pagarti non se ne parla. Allora decidi di trovare un lavoro che almeno ti remuneri, e quando poi finisci anche quello, la risposta quando vedono il tuo curriculum è: "Ah, quindi hai lavorato 2 anni qui, 1 anno là, etc..etc.., quindi hai esperienza. (e poi pensano "C***o, a questa ora la dobbiamo pagà!). Guarda, ti facciamo sapere. Al momento non abbiamo necessità". E allora che cavolo mi hai chiamata a fare per fare un colloquio?!?!??
Tutto questo, solo per far capire a chi si permette di dire "I RAGAZZI SONO DEI BAMBOCCIONI" o che "I RAGAZZI SONO CHOOSY", che non hanno mai capito proprio un bel niente! Anzi, io mi sento più che offesa da tutto ciò! E poi, parliamoci chiaro. La crisi c'è, ma c'è pure chi ci marcia esageratamente su con questa cosa! Ormai è diventata una scusa palese per non pagare!! Soprattutto nella mia città c'è ancora la mentalità degli anni '50 in cui:" qui vieni per imparare, quindi non ti paghiamo, perchè sprechiamo il nostro tempo ad insegnarti qualcosa". Ora, a quasi 27 anni, io sono stanca di lavorare senza contratto o con una retribuzione minima.
Se siete arrivati alla fine di questo noiosissimo post, vuol dire che avete fegato! Sarei felice di sapere la vostra a riguardo! 
Un abbraccio e spero capirete il mio sfogo!

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