Trovo che portarsi la musica preferita nei propri spostamenti abbia, nei mille significati che la musica può avere, una conseguenza di isolamento rispetto all'esperienza che si vive.
Se questo è ciò che cerco quando vado in metropolitana, durante un viaggio-scoperta voglio affidarmi al caso. Perciò in quelle situazioni mi arrendo - acritica - alla radio locale o al motivetto che esce da una finestra socchiusa.
Ecco le atmosfere che ricorderemo d'ora in poi pensando alla nostra avventura marchigiana:
*Il Bob Dylan (non so quale canzone fosse, ne ho scelta una in tema) mentre gustavamo il caffè nel bar della piazza principale di Sassoferrato. E pazienza se una volta a quel nome associavo Madonne, ora mi scatterà immediatamente Bob. Comparirà anche il colore grigio-caldo delle case in pietra, la piazza all'ombra nell'aria fresca del mattino. La memoria restituirà anche un fatto più prosaico: in Italia esistono posti dove si può parcheggiare senza paturnie proprio in piazza, davanti al Municipio!
*Guidare piano, le colline dorate, incrociando pochissime macchine... L'insieme predispone talmente all'ottimismo che si digerisce bene anche Rihanna...
'Rum Popa Pum' è in questo momento la manifestazione della saudade marchigiana di M.
Sempre detto che non ha un palato molto fine in fatto di musica, ma questa volta cedo anch'io: Rum Popa Pum Rum Popa Pum Rum Popa Pum...
*Questa invece è la musica che mi ronzava in testa quando mi svegliavo prestissimo al mattino e andavo a fotografare gli alberi: