Mentre la politica e la macchina della propaganda continuano il loro lavoro, e mentre gli “alleati” applicano sanzioni selettive (il cui valore è quantomeno dubbio) agli oligarchi trilliardari russi (pare tra questi vi sia anche il presidente di Gazprom), l’economia continua sui suoi binari.
E’ infatti di qualche giorno fa l’ accordo tra Saipem e Gazprom (appalto da 2 miliardi di euro a favore di Saipem) che ha come obiettivo: tagliare fuori tutti i paesi extra UE (compresa quindi l’Ucraina) dalla rotta del gas (proveniente da Russia con destinazione UE).
( Leggi : Guerra del Gas : Europa tra USA e Russia )
Il progetto South Stream vede 2 rotte, entrambe attraversanti innanzitutto l’ intero mar nero (o mare di crimea.. o mare russo.. che dir si voglia a questo punto) e la Bulgaria.
Le due rotte poi si dirameranno una attraverso i balcani, e l’altra (quella che interessa a Saipem e all’ Italia) attraverso la Grecia.
Ma il gas è un business che fa gola a tanti, e a Bruxelles qualcuno non è del tutto contento e chiede di rivedere gli accordi in quanto non conformi al famigerato terzo pacchetto energia.
Nel maxi progetto (da miliardi di utili) sono coinvolte imprese di numerosi paesi, tra queste citiamo la Electicite de France SA e la tedesca Wintershall AG.
Parrebbe abbastanza difficile a questo punto pensare che la UE vada a premere per applicare sanzioni (Economiche) contro la Russia.
Ma la UE non è l'unica ad avere giganteschi interessi economici con la Russia, l'anno scorso BP ha investito oltre 50 miliardi di dollari acquistando quote della Rosneft
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