- Veduta dal mio terrazzo, Firenze 02.11.2011.
La facoltà sovrana non produce mai turbamento a se stessa. E voglio dire, non si lascia travolgere a concupiscenza, e se altri riesce a infondervi terrore o dolore, faccia pure; quella, procedendo per via razionale, non si lascerà rivolgere a simili passioni. Questo nostro corpo ci pensi lui a non provar sofferenza, se ci riesce; e dica se qualche cosa lo fa soffrire. In quanto al principio vitale, principio che propriamente teme, che sente dolore, se la facoltà designata a pronunciar giudizio non lo viene formulando, non c’è pericolo che quello provi sofferenza; lui certo non ha attitudine a simile giudizio. La facoltà sovrana, invece, non manca di nulla, per quanto sta in lei, salvo che non venga meno a se stessa; parimenti è immune da turbamento e da qualsiasi inciampo, a meno che non produca a se stessa turbamento e inciampo.
I N D O V I N A L’ I N D O V I N E L L O:
C H I E’ L’ A U T O R E ????????????
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R O S A B I A N C A N E L C R E P U S C O L O
Tristemente appoggi il tuo viso
sulle foglie, alla morte sottomessa,
respiri luce misteriosa
e lasci librare i pallidi sogni.
Affettuosamente come un canto
spira però nell’ultimo silenzioso chiarore
ancora tutta la sera per la stanza
il tuo amato profumo.
La tua piccola anima
con timore corteggia l’ignoto
e mi sorride e muore
sul mio cuore, o mia Sorella Rosa.
-Hesse Hermann-
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