- 5 o 6 patate medie
- 1/2 kg di lampascioni
- olio
- sale
- pepe nero in grani
I lampascioni…io sino all’altra mattina, una mattina prima di Pasqua, una di quelle rare mattine in cui non ho lavorato, non sapevo della loro esistenza. Girovagavo per il solito mercato di quartiere e mi è caduto l’occhio su di un banchetto che mai prima di allora avevo notato…spuntato come un fungo? ” No, sempre lì da 10 anni”, così mi ha risposto il proprietario alle mie esclamazioni di stupore nel vedere tante cose strane che non conoscevo – aveva i topinambur ed il sedano rapa, per quello l’ho notato, poi ho visto il rabarbaro ” e che ci faccio con il rabarbaro?” , frutta secca di tutti i generi, la tashina per fare l’humus ( ci sono andata fino da Castroni quando l’ho preparato) e chi più ne ha più ne metta.
Quei tuberi piccolini – i lampascioni – mi hanno attratta ed incuriosita e saputo che si trattava di simil cipolla dal gusto un pò amaro, ne ho preso circa mezzo kg, dovevo assolutamente assaggiarli; ovviamente mi sono documentata in rete un pò meglio e la completa descrizione l’ho trovata qui . Poi se volete di ricette in rete ne trovate a bizzeffe…solo io, per alzata di mano a chi conosce i lampascioni, mi sarei dovuta nascondere
Se non vi va di leggere tutto, sintetizzo così: li ho cotti in padella con le patate e non sono poi così amari, credetemi, se seguite alcuni passi cruciali per annullare il liquido che fuoriesce responsabile di quel sapore amaro:
- armatevi di guanti monouso se non volete impiastricciarvi le mani con quel liquido pseudo oleoso che fuoriesce mentre li sbucciate;
- eliminate per prima cosa la base e poi sfogliateli delle parti più esterne, davvero come fosse una cipolla;
- incidete la base con dei tagli a croce – due se intendete lessarli, 4 o 5 se li ripassate in padella;
- eliminate quindi il picciolo superiore;
- tuffateli in acqua fredda mano a mano che sono pronti e lasciateveli per almeno un’ora- io li ho lasciati a mollo per quasi due ore- perchè fuoriesca completamente il liquido;
- cuoceteli o lessandoli o saltandoli in padella.
Trascorsa l’ora di ammollo, tirateli fuori dall’acqua, sgocciolateli ed asciugateli, sbucciate e riducete a tocchetti le patate asciugandole bene con un pezzo di carta scottex; scaldate in una padella antiaderente – esistono ancora le padelle non antiaderenti? mah….- un filo di olio ed una noce di burro; appena risultano fusi unite le patate ed i lampascioni, mescolate un pò su fiamma vivace per amalgamare il tutto quindi abbassate leggermente il fuoco.
Incoperchiate e lasciate cuocere senza mai – possibilmente – togliere il coperchio, ma scuotendo solo la padella per evitare che si bruci qualcosa; lasciate andare così per circa 20 minuti, scoperchiate, testate la cottura e – ci dovremmo essere- salate e spolverizzate con una grattata di pepe nero in grani; un’altra mescolata e….portate in tavola e ditemi se davvero non ho ragione nel dire che non sono poi così amari ma buonissimi!