Spaghetti al vino rosso e parmigiano
©http://nuvoledifarina.blogspot.it Ci sono incontri nella vita che ti fanno riflettere; il 31 gennaio ho avuto la fortuna di incontrare lo chef Alessandro Borghese, che durante la presentazione dell'ultimo suo libro ad una domanda sul come si sentisse in mezzo a questa marea di chef ed emergenti esperti nel settore culinario rispose con un semplice "Io mi sento me stesso". Ci spiegò come ultimamente, complici anche le trasmissioni culinarie, chiunque si poteva svegliare al mattino e dire la sua in ambito culinario e ci fece una distinzione in categorie: ci sono quelli che si concentrano su un livello alto e cercano sempre di migliorarsi andando alla scoperta di ingredienti e combinazioni di sapori sempre più ricercati, ci sono poi quelli che, come lui, cercano di creare nuovi piatti rifacendosi alle tradizioni e usando ingredienti normali e reperibilissimi da tutti (Borghese è uno dei pochi chef che inserisce nei suoi menù il pollo anche in piatti super raffinati), e ci sono poi i tuttologi quelli che ogni mattina si alzano e sono esperti senza basi e senza studi di ogni singolo settore del campo culinario. Ecco riflettendoci bene queste sue osservazioni possono essere applicate anche al mondo dei blog: da molti di questi io ho scoperto e imparato l'uso di ingredienti particolarissimi e anche esotici, da altri ho imparato che il voler essere a tutti i costi presenti in ogni singolo settore non offre nulla perché la mancanza di basi si sente ad ogni singola parola, non c'è spiegazione non c'è un perché a parte quattro nozioncine reperibilissime anche su wikipedia. E poi ci sono quei blog "alla Borghese", quelli un po' da osteria come direbbe la mia amica Artù, e io lì mi ci trovo benissimo: con ricette semplici, ingredienti facili da trovare (anche se poi una puntatina nel mondo aulico la facciamo tutti), e sempre con una spiegazione da dare a chi chiede lumi. I blog da osteria non sono tuttologi, non salgono su una cattedra per insegnare come e cosa mangiare; dicono la loro in base alla loro esperienza quotidiana e poi se quello che raccontano si inserisce in un ambito culinario questo avviene senza pretese bacchettone. Bene, dalla mia sedia da osteria, oggi racconto un piatto semplice, veloce? No, di più! Mio? No, Suo, ovvero di Alessandro Borghese. L'ho portato sulla mia tavola su una bella tovaglia da osteria con un bicchiere da osmiza (o frasca) per il vino rosso, niente calici, niente lusso, solo convivialità. Benvenuti alla mia tavola:
Ingredienti per 4 persone
400 gr di spaghetti500 ml di buon vino rosso corposo
100 gr di parmigiano grattugiato
sale, pepe
olio extravergine di oliva
Procedimento:
Mettiamo sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portiamola a bollore; nel frattempo in una padella saltapasta versiamo tutto il vino e facciamolo bollire per circa 3-4 minuti per far evaporare la parte alcolica e ottenere un gusto meno forte nel piatto. Quindi abbassiamo la fiamma e lasciamo in attesa. Quando l'acqua nella pentola bolle tuffiamoci gli spaghetti e lasciamoli il tempo necessario affinché questi si ammorbidiscano, basteranno un due minuti al massimo; poi scoliamoli (tenendo da parte un po' di acqua di cottura) e tuffiamoli nella padella con il vino dove finiranno di cuocersi aggiungendo l'acqua messa da parte se necessario. Quando manca circa un minutino alla fine della cottura degli spaghetti, aggiungiamo in padella l'olio extravergine di oliva che legandosi all'amido della pasta e al vino creerà una salsina golosissima e dal bel colore viola-vino. A questo punto diamo una bella grattugiata di pepe, aggiungiamo il parmigiano e mettiamo nei piatti. Mangiamo bevendo lo stesso vino di cottura della pasta.Nota: La ricetta la potete trovare a pag. 167 del libro "Tu come lo fai?" Di Alessandro Borghese. Nel libro ci sono anche suggerimenti musicali piatto per piatto, su questo Alessandro ci consiglia di ascoltare e cantare Cryin' degli Aerosmith, una ballata dal lontano 1993.