Quando mi trovo ad avere tra le mani le sarde, in casa mia è festa grande, ma credo che ormai l’abbiate capito!
Si vi assicuro che è cosi; io le amo più del pesce spada e dei pesci costosi e blasonati; se posso scegliere tra acquistare uno o l’altro, scelgo sicuramente per questi piccoli e argentei pesciolini.
I motivi sono sia di origine geografica che chimico/nutrizionale…
1) è molto raro trovare delle sarde che vengono dal pacifico o dall’atlantico, sui nostri mercati arrivano solitamente dal bacino del Mediterraneo;
2) Sono pesci che si alterano facilmente quindi arrivano sui mercati in brevissimo tempo altrimenti tutta fatica sprecata, quindi devono essere venduti in fretta.
3) Hanno un bassissimo contenuto di metalli pesanti, si si avete capito bene: Pb, Hg e tanti altri ancora, dannosi per la nostra salute se assunti in quantità.
….Di cosa parlo….?
Avete mai visto la catena alimentare dei pesci?? (ve ne inserisco un immagine qui a fianco)
La classica catena che i bimbi delle elementari studiano a scienze.
Tutti sappiano che il pesce grande mangia il pesce piccolo e cosi via… fino al krill e alle alghe pù o meno grandi.
Molti non sanno però che il pesce più alto in questa scala ha un quantitativo di metalli pesanti che si accumula nei tessuti sempre maggiore e se noi ci cibiamo di pesci che si trovano al culmine di questa catena alimentare anche noi mangiamo e acquisiamo nei nostri tessuti tali elementi.
Quindi mamme carissime evitate di dare pesci che stanno sopra un certo livello della catena alimentare ai vostri piccolini perché non gli fà certo bene, ed evitate anche di comprare prodotti che non sono dei nostri mari come salmone, cernia e pangasio… che è vero sono comodi, i bambini li mangiano volentieri perché senza spine… ma vi siete mai domandati da dove vengono, come vengono pescati, conservati e lavorati? Quali sono i loro valori nutrizionali, di metalli pesanti e altri composti presenti nelle loro carni?
Ponetevi ogni tanto queste domande prima di portare in tavola ai vostri figli un bel filetto di pangasio.
Torniamo alle nostre sarde, anche G. nonostante non sia siciliano le apprezza parecchio e per questo quando compaiono sul banco del supermercato ne acquisto sempre un bel kg, anche se a mangiarle siamo cmq in due. Ma metti che oggi ci fai gli spaghetti con le sarde e domani ci fai un secondo ecco che un kg è sparito…. con pochi spicci hai cmq mangiato tanto buon pesce fresco e salutare.
Io ho voluto mantenere in questo piatto tanti sapori della mia Sicilia, per qui sughi pieni e corposi che G. chiama sughi terroni ma che tanto ama… e anche io adoro: trovate un po di tutto: capperi, finocchietto, olive, peperoncino…. il sugo è semplicissimo da fare ma vi assicuro quando darete la prima forchettata un esplosione di sapore e profumo inebrierà tutti i vostri sensi.
Buon lunedì a tutti!
Ingredienti per 4 persone
380g spaghetti ruvidi di grano duro
1/2 kg sarde fresche
2 cucchiai concentrato di pomodoro
2 pugni olive verdi
2 pugni capperi sotto sale di Salina
1 spicchio aglio italiano
peperoncino rosso
semi di finocchietto selvatico
finocchietto selvatico fresco
pepe nero macinato
sale marino iodato fine
sale marino iodato grosso
olio evo
- Preparare il pesce
Pulite le sarde, eliminate la testa, la lisca e apritele a libro. Lavatele sotto l’acqua corrente per eliminare le viscere e in uno scolapasta o su carta da cucina, procedete fino al termine degli ingredienti.
- Preparare gli ingredienti
Pestate leggermente i semi di finocchietto nel mortaio o con un batti carne per rompere leggermente l’involucro, se non amate i semini sotto i denti potete usare un macina spezie e ridurli.
Lavate i capperi sotto l’acqua corrente per eliminare il sale, se necessario lasciateli in ammollo qualche minuto, asciugateli su carta da cucina per evitare che schizzi l’olio una volta aggiunti nella padella con il resto degli ingredienti.
Lavate il finocchietto sotto l’acqua corrente, togliete i gambi duri e metteteli da parte. Le cime tritarle al coltello se vi piace il sapore forte del finocchietto crudo altrimenti usatele per decorazione del piatto intere.Lavate le olive, se usate quelle in salamoia, e tagliatele a pezzi.
- Preparare il sugo
In una larga padella o in saltapasta rosolate in olio evo l’aglio (se preferite privatelo dell’anima) con un pizzico di peperoncino e i semi di finocchietto. Quando l’aglio inizia a prendere colore unite le olive, i capperi e lasciate che anche questi si insaporiscano. Unite ora il concentrato di pomodoro e poca acqua calda e fate sciogliere il tutto a fuoco dolce per pochi minuti. Unite le sarde e cuocete il tutto per 5 min. Regolate di sale e pepe se necessario e cospargete un pò di finocchietto selvatico fresco, se vi piace il sapore intenso.
- Cuocere la pasta
Portate a bollore una pentola capiente di acqua, salatela e immergete i gambi del finocchietto, fate cuocere per 5-10 min e poi mettetele da parte. Cuocete la pasta per il tempo necessario, scolatela al dente e saltatela a fuoco vivo con il sugo con le sarde. Servite in tavola decorando con le foglie di finocchietto fresco.
Cucina Regionale
Sicilia