Su più o meno tutte le caselle di posta elettronica che ho sulla rete, è attivo un filtro anti-spam. Lo è da qualche anno, da quando in rete dei buontemponi e dei criminali, hanno deciso che era il caso di colonizzare tutto il mondo elettronico conosciuto nel modo più semplice e più random possibile.
Lo spam è generalmente riconoscibile a occhio nudo: se guardo la cartellina del mio account Gmail (uno dei filtri migliori, devo ammetterlo...) tra le mille offerte di migliorare le mie prestazioni sessuali di presunti amici e amiche, l'altissima percentuale di presunte foto senza veli di personaggi famosi, il gioco online e le e-mail che mi sarei mandato da solo, spiccano le numerose e in aumento mail in cinese/giapponese. Solo per statistica di popolazione e per la cattiva fama nazionale, propenderei per la terra della Muraglia, ma come distinguere i caratteri non mi sovviene...
E' un fenomeno costante lo spam che nasconde una serie di insidie da non sottovalutare e che trascendono finanche l'immaginazione. Ma soprattutto è una vera invasione dello spazio personale. Il dover aggiungere ai nostri già complicati meccanismi interiori applicati di giorno in giorno, anche presidi telematici che ci permettano di porre un cuscinetto con l'impatto della rete è l'ennesima dimostrazione che su questo pianeta siamo diventati in tanti, forse troppi. Le nostre zone franche sono continuamente ridotte e perforate in forme impensabili da persone sconosciute e per questo anche inattese. Se qualcuno iniziasse a mettere ogni giorno una rivista porno nella vostra cassetta della posta, di cui tra l'altro il postino (gmail o gli altri) ha il diritto di avere sotto controllo, prima o poi i vicini potrebbero iniziare a pensare che qualche problemuccio nel rapporto coni vostri gingilli lo abbiate... Di più: c'è chi riceve la "sfida" di essere più bravo di chi lo spam spedisce e di catturarlo tutto. Non è facile coprire tutti i casi, e qualche e-mail, magari anche importante, sono sicuro vada persa. Recentemente mi è successo con un biglietto del treno molto innocuo che era finito nel cestino...
Ebbene che fare? Niente. Perchè l'esercito invisibile degli spammer e la moltitudine infinita di e-mail inutili è imbattibile con sani comportamenti, e tanto meno tecnicamente facile da contrastare. E' più semplice filtrare accuratamente che stanare la sorgente. Ma aspettiamoci presto che anche Facebook e le reti sociali inizino a essere intasate di milioni di oggetti inutili capaci di sfuggire al controllo. Insomma, in attesa della prossima invasione, è forse il caso che qualcuno pensi a costruire quella piccola scialuppa di salvataggio che sparando con l'autofire abbatteva gli alieni in arrivo...