Due militanti di Al-Qaida del Maghreb (AQMI) hanno sparato, ieri,contro alcuni poliziotti nei pressi del mercato di Dolbel, una località poco distante dalla frontiera col Burkina Faso, e ne hanno ucciso tre.
Intanto, in contemporanea, alla frontiera con la Nigeria, veniva attaccato da altri due jihadisti un convoglio militare sul quale veniva fatto fuoco, uccidendone il comandante e ferendo piuttosto gravemente due dei suoi uomini.
E,ancora,un quinto kamikaze, una donna,insospettabile all'apparenza,che stava per farsi esplodere anche lei in un luogo abbastanza frequentato, a detta delle autorità nigerine, è stata per fortuna bloccata giusto per tempo e messa poi agli arresti.
Il secondo turno della presidenziali in Niger parte il 20 marzo prossimo venturo, eppure i giorni e le ore che precedono l'apertura dei seggi il Paese li sta vivendo sotto l'incubo del terrorismo armato e non solo.
L'opposizione politica (COPA 2016) al partito del presidente uscente, Issoufou, che si è ricandidato, non manca infatti di fare ripetute azioni di boicottaggio.
E poi c'è il caso Hama Amadou.Il politico, ex-primo ministro ed ex- presidente dell'Assemblea Nazionale, incarcerato, in attesa di poter usufruire della libertà provvisoria per motivi di salute.
Non sono, in definitiva, diciamolo pure, elezioni serene. Da non dimenticare, tra l'altro, che il Niger figura tra i Paesi più poveri dell'area sub-sahariana, a rischio fame.
Mentre, di contro, la corruzione dei suoi politici, ne è la connotazione principale.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana), tra l'altro,
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