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Spartacus: blood and sand - Stagione 1

Creato il 17 marzo 2012 da Misterjamesford
Spartacus: blood and sand - Stagione 1Produzione: StarzOrigine: UsaAnno: 2010Episodi: 13
La trama (con parole mie): Roma, forte dei suoi eserciti e dei coscritti reclutati nelle province assogettate, avanza e prepara quella che sarà la gloria del futuro Impero.Nel pieno delle lotte tra l'Est Europa e l'Oriente, un trace si ribella al Legato Glabro finendo ridotto in schiavitù, separato dalla moglie e venduto come gladiatore al lanista Batiato: il suo nome diverrà Spartacus, sfuggito ad un'esecuzione capitale nell'arena, caduto in disgrazia e tornato a conquistare i favori del pubblico come leggenda, fino a divenire il Campione di Capua.Attorno a lui, e al ludus di Batiato, le vite e le morti di gladiatori, schiave, politici ed aspiranti tali: sesso, sangue, tradimenti e morte in un turbinio di eventi che accenderanno la scintilla della più grande rivolta che Roma abbia mai affrontato.A capo della stessa troverà posto l'indomito trace.
Spartacus: blood and sand - Stagione 1
Lo ammetto. Spartacus mi ha sorpreso, e parecchio.Appena terminato il primo episodio, in casa Ford eravamo soltanto sguardi perplessi e dubbi che ci si fosse trovati di fronte all'ennesima tamarrata in stile 300 - uno dei film più detestati dalle mie parti degli ultimi dieci anni - con una CGI pessima e ralenti assolutamente insopportabili continuamente reiterati nei combattimenti.Inoltre, a remare contro la versione del compianto Andy Whitfield del trace ribelle c'era niente meno che l'opera made in Kubrick ispirata al gladiatore più problematico che Roma dovette affrontare, in grado di sconvolgere la Repubblica fino a farla tremare e mantenere la sua fama anche dopo la sua morte quasi fosse un eroe, più che un nemico del futuro Impero.Tutto, dunque, pareva lasciar presagire un rapido abbandono della serie ed una definitiva archiviazione di un esperimento buono giusto per i nostalgici di Leonida e Centocelle Dream Man suoi affiliati: invece, episodio dopo episodio, pur conservando un comparto tecnico da bottigliate selvagge, la serie trova progressivamente la sua dimensione, soprattutto consolidando la sua parte dedicata agli intrighi, alle morti e ai tradimenti che avvengono nel cuore del ludus di Batiato e non solo, e vedono coinvolti schiavi, gladiatori, nobili, politici, dai più "bassi" ai più "alti" livelli della società dell'epoca, specchio soltanto più esplicitamente violento di quello che i secoli non hanno cambiato della natura umana.E proprio quella stessa natura a definire un gruppo di protagonisti dalla dubbia o distorta moralità, totalmente imperfetto ed assolutamente realistico, in cui nessuno è privo di colpe o lontano da malignità e inganni, dal protagonista Spartacus - tutto d'un pezzo eppure emblema di un egoismo a mio parere smisurato - al machiavellico Batiato, dal marziale Crixus - forse il più positivo tra i protagonisti, ed è dire tutto - al diabolico Ashur - di gran lunga il personaggio meglio realizzato e sfaccettato della serie -, senza contare il nutrito parterre femminile, capace di manipolazioni più sottili e terrificanti di quelle di grana grossa portate avanti dai componenti del "sesso forte".Inoltre, al complesso incrocio di eventi che portano inevitabilmente alla tragedia neanche ci trovassimo nel pieno della più classica delle Hybris da consumare di generazione in generazione, si affianca la sensibile tematica della ribellione contro il potere e chi lo rappresenta, sfruttando la fatica, il sangue e una promessa di libertà che non verrà mai mantenuta per soggiogare, ricattare, mettere i fratelli contro i fratelli.E' proprio grazie a questa rivolta che la figura di Spartacus assume un'importanza ben maggiore di quella del gladiatore, e la serie delle pessime scelte legate ad ambientazioni ed effetti dipendenti dalla computer graphic - di basso livello, peraltro -: nel sangue di Spartacus e dei suoi compagni in rivolta ci sono tutti i semi di quelle che saranno le grandi lotte che vedranno protagonisti i vessati, gli oppressi, gli uomini e le donne della strada nel corso dei secoli.Uomini e donne che non sono migliori di chi li lascia morire nella polvere.Semplicemente, non hanno nessuno da far morire al posto loro.Almeno fino a quando la rivolta crescerà abbastanza perchè questo sia possibile.
MrFord
"White riot - I wanna riot
white riot - a riot of my own
white riot - I wanna riot
white riot - a riot of my own."The Clash - "White riot" -


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