La trama è nota: durante la campagna contro i Geti un trace dal nome sconosciuto entra a far parte delle truppe ausiliarie che affiancheranno i romani. Il mancato rispetto dei patti da parte dei romani porta gli ausiliari traci a insorgere. I ribelli vengono catturati e condannati a morire pubblicamente per mano di gladiatori: solo il guerriero senza nome, capovolgendo i pronostici, riesce a sopravvivere nell’arena vedendo cosi convertita la sua condanna a morte in condanna a schiavitù e, ribattezzato Spartacus, costretto a diventare gladiatore suo malgrado. Entrerà cosi a far parte della scuderia dell’ambizioso Batiato, che vuole farne strumento per la propria ascesa sociale. Forti guerrieri omosessuali, tirapiedi siriani, infedeli e annoiate spose di alto rango, cospiratori e sobillatori sono le caratteristiche di questo serial, uno scenario degno di un opera di Shakeseare condito dai combattimenti nell’arena che non lasciano alcuno spazio alla fantasia grazie a delle scene degne del miglior cinema splatter-gore ed effetti speciali ispirati alla trasposizione cinematografica delle opere di Frank Miller( Sin City e soprattutto 300).
La prematura scomparsa dell’attore protagonista Andy Whitfield, morto di tumore a 39 anni, ha spinto i produttori a tergiversare un po sull’uscita della seconda stagione (Spartacus Vengeance, in uscita a Gennaio 2012): in compenso è uscito un mini prequel in 6 puntate (Spartacus: Gods of the Arena) dove vengono narrate le vicende della casa di Batiato prima dell’arrivo di Spartacus.