A volte, nella vita di un lettore compulsivo, arriva il momento di ammettere le proprie sconfitte (tipo il fatto che non sono mai riuscita a finire di leggere le Affinità elettive di Goethe, causa troppo odio per il protagonista). A volte il nostro stato d’animo influenza tantissimo il nostro giudizio riguardo un libro, e il peggio è che non ce ne rendiamo neppure conto. Perciò giuro che d’ora in poi, se interrompo un libro perché non mi piace o lo trovo confuso, lo tengo comunque da parte, e cercherò di dargli una seconda possibilità, leggendolo in un altro momento.
Questo mio proposito per l’anno nuovo è nato dal fatto che mi è capitato di leggere un libro che mesi prima avevo abbandonato, senza ricordarmi che l’avevo già letto e abbandonato, e il libro, nella rilettura, mi è piaciuto un sacco. Ma proprio tanto, perciò ho proprio virato a 360 gradi sulla mia precedente impressione. Avevo sbagliato. O meglio, mi ero scoraggiata troppo presto. Lo ammetto.
Stavolta invece, non so perché, non chiedetemelo, prima di iniziare a leggere il libro ho dato una sbirciatina ai capitoli centrali, per capire più o meno dove andava a parare la storia e, solo dopo che l’ho trovata interessante e carina, ho iniziato dall’inizio. Questo mi ha permesso di non lasciarmi scoraggiare dal primo capitolo che ti butta lì diverse cose un poco complicate come universo di ambientazione, cosa che può capitare spesso con un libro sci-fi.
Comunque sia, per tagliare corto, il libro mi è piaciuto, sono felice di averlo letto e riscoperto e non vedo l’ora escano i seguiti poiché il finale è più aperto che mai.
Il libro in questione è questo:
Titolo: Fortune’s pawn
Autore: Rachel Bach
Serie: primo della serie Paradox
Inedito in italiano
Primo di una trilogia
Trama: La mercenaria professionista Deviana Morris ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
La mia opinione: l’autrice stessa descrive Deviana, la protagonista del romanzo, come un mix tra la protagonista di Alien e la pilota bionda di Battlestar Galactica, ma in realtà, anche se è forte, coraggiosa e molto cocciuta, ha anche lati vulnerabili che la rendono molto simpatica al lettore. Non mente a se stessa e non si arrende mai, queste le sue qualità migliori, anche se la situazione in cui si trova è di totale svantaggio, poiché non sa di essere incappata in un segreto galattico molto più grande di lei. E tra una cancellazione di memoria e l’altra riuscirne a cavare un ragno dal buco per lei sarà impossibile, almeno nel primo libro. All’avventura e al mistero da risolvere si unisce anche un poco di romanticismo, che rendono questo libro sci-fi ancora più piacevole, unica pecca che ora dovrò attendere un mese per il seguito e ben due per il terzo volume. Cosa terribile! Non è un libro perfetto, specialmente verso la fine non ho ancora capito bene come si risolva il problema con i nemici……ma ci sta poiché il lettore segue quasi tutto dal punto di vista di Deviana e quando lei perde conoscenza anche noi ci perdiamo pezzi di trama a volte. Però resta un mix unico di ironia avventura e idee innovative e non vedo l’ora di poter leggere il seguito.
Come dico sopra questo libro ahimè è inedito in italiano, perciò a meno che non possiate leggerlo in lingua non potrete godervelo. In alternativa in italiano è però disponibile un altro libro, non di genere sci-fi però,ma Steampunk, perciò invece di astronavi abbiamo aereonavi in volo in un mondo fantasy:
Titolo: I pirati del cielo
Autore: Chris Wooding
Editore: Fanucci
Serie: primo volume della serie Tales of the Ketty Jay
Trama: In un remoto futuro, Frey è il capitano della “Ketty Jay” e il capo di una piccola, sgangherata aereonave ciurma di perdigiorno. Inveterato spaccone e vera canaglia, Frey si guadagna da vivere insieme alla sua banda frequentando il lato sbagliato della legge, tra furti e contrabbando, sfuggendo ogni volta per un pelo alle aeronavi corazzate della Coalizione Navale. Così quando gli arriva una soffiata su un cargo carico di preziosi, Frey la vede subito come un’occasione di guadagno facile. Ma il colpo va storto, il cargo esplode e improvvisamente Frey diventa il nemico pubblico numero uno del governo, con la flotta della Coalizione alle calcagna. Ma lui sa qualcosa che loro non sanno: il cargo era programmato per esplodere e Frey è stato solo incastrato. Se vuole provarlo, deve mettere in campo tutto il suo talento criminale per dimostrare che… non è lui il criminale che cercano!
Ambientazione Steampunk, ma tono piratesco per questo romanzo che definirei un fantasy steampunk maschile, con lievi incursioni addirittura western.
Se il romanzo della Bach faceva l’occhiolino agli amanti di Star Trek o Battlestra Galactica, questo libro piacerà sicuramente agli amanti dei film I pirati dei Caraibi e il telefilm Firefly.