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Spazio emergenti: Ti amo già da un po’ di Tania Paxia

Creato il 06 agosto 2015 da Arianna E Arimi @Arianna1989
Buon pomeriggio!!

Nuova puntata della Rubrica spazio emergenti^^Ti amo già da un po’ di Tania PaxiaSpazio emergenti: Ti amo già da un po’ di Tania PaxiaEditore: autopubblicatoGenere: narrativa rosaFormato: ebookPagine: 267Prezzo: 0,99€Data di pubblicazione: Luglio 2015 Trama:Keene, New Hampshire5 Giugno 2006Ore 22:50HarperLei era lì, dall’altro lato della strada, più bella che mai, con i capelli castani tirati in una coda di cavallo, mentre sorrideva allegra, aggiustandosi la piccola borsa a tracolla che le era scivolata difianco. Indossava degli shorts corti di jeans, abbinati a una t-shirt rosa. Era accaldata, forse era davvero corsa fin lì da chissà dove.Il tempo si fermò, concentrandosi in un solo attimo. L’attimo in cui realizzai che non era lì per me,ma era insieme a…May“Owen” mi bloccai all’istante, senza fiato. “Ci sediamo?” gli indicai una delle panchine che costeggiavano la strada, di fronte al gazebo rotondo in legno, nella piazza principale. Era uno deimiei posti preferiti.Un biglietto. Un malinteso. Questo ha portato Maybelle Watson (detta Trilli) e Peter Harper ad allontanarsi. Da amici per la pelle, sono diventati due estranei, per gli otto anni consecutivi, fino aquando May, stufa della sua vita a New York, del suo lavoro di avvocato, del suo fidanzato apatico e insensibile, avvocato anche lui, decide di tornare a Keene. Ed è qui che incontrerà di nuovo Peter Harper, il suo amico speciale, il suo Peter personale. Tra liti, scontri e cioccolate calde col cuore di gelato, May scoprirà cosa Harper avrebbe voluto dirle quella sera di inizio estate.L'autrice:Tania Paxia vive a Bibbona, un paesino nella provincia di Livorno. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza (Magistrale) di Pisa e una delle sue grandi passioni è scrivere.“Nicholas ed Evelyn e il Diamante Guardiano” è il suo primo romanzo. Il racconto che lo segue “Nicholas ed Evelyn e il Dragone Carbonchio” è uscito il 1 marzo. Il secondo della serie “Nicholas ed Evelyn” è in fase di scrittura. Nel frattempo, ha scritto altri libri: “La Pergamena del Tempio” ungiallo su base storica edito da Europolis Editing, in ripubblicazione autonoma il 14 agosto 2015, un paranormal “Il marchio dell’Anima EVANESCENT The Rescuer of Souls #1”, un fantasy “Lacacciatrice di stelle” e una commedia romantica intitolata “Sono io Taylor Jordan!”. Estratto del libro:Keene, New Hampshire5 Giugno 2006Ore 22:50HarperCalma. Mantieni. La. Calma. Era in ritardo soltanto di venti minuti. May è sempre in ritardo, del resto. Ero stanco di fare avanti e indietro sull’asfalto, quindi mi ero seduto su uno degli scalini del gazebo in legno, a piantaottagonale, con il tetto a punta, situato nella piazza dove di solito io e May ci soffermavamo a mangiare qualcosa, dopo scuola, prima di tornare a casa. Questo accadeva prima che May simettesse con Owen, qualche mese fa. Che poi non ne era neanche innamorata. Era più una cosa…fisica, da quanto avevo capito.Mi mancava trascorrere il mio tempo con lei. May. È la mia migliore amica da quando ho memoria. E all’improvviso era scomparsa. La vedevo soltanto a scuola e di sfuggita dalla finestra di camera mia, dall’altro lato della strada. Fu allora che mi resi conto di quanto lei fosse importante. Non solocome amica. E allora avevo escogitato un piano. O meglio, Syd, mia sorella minore, aveva escogitato un piano. Le aveva lasciato un biglietto da parte mia, nella sua borsa, nello spogliatoiodelle ragazze, durante l’ora di ginnastica. Un piano perfetto. Lei si sarebbe presentata e le avrei detto ciò che provavo, senza mezzi termini, senza indugi, senza perdere ancora altro tempo prezioso. May era una ragazza che agiva d’istinto e mi avrebbe baciato, lì, sugli scalini del gazebo. Il nostro posto.No. Scossi la testa con vigore, avvilito. Queste cose accadono soltanto nei film, con il colpo di scena finale, quando lo sfigato – ovvero io, in questo caso – viene raggiunto dall’amata, dopo unacorsa sfrenata, per rivelargli i suoi sentimenti ricambiati.Scossi ancora il capo per scacciare dalla testa quel film mentale che mi ero immaginato. E fui assalito da un dubbio infernale: E se si mette a ridere? Pensai all’improvviso. Mi passai una manosulla faccia. Che idiota! Ravvivai con rabbia il ciuffo di capelli arruffati che mi era ricaduto sulla fronte, cercando poi di massaggiarmi le tempie con movimenti regolari, per allentare il nervosismo.Scattai in piedi, dopo aver realizzato che sarebbe successo tutto l’opposto di ciò che avevo immaginato. Perché lei mi avrebbe detto che eravamo amici, quasi fratelli e che era una cosa impossibile.Dovevo scappare, finché ero in tempo. Potevo ancora svignarmela. Le avrei inviato un messaggio, dicendole che avevo avuto un contrattempo o mi sarei inventato una scusa stupida. Ero diventato bravo nell’inventarmi storie. Guardai l’orologio da polso, per la millesima volta in venti minuti.Erano le undici in punto. Alzai lo sguardo, scendendo gli scalini, ma mi fermai di botto. Lei era lì, dall’altro lato della strada, più bella che mai, con i capelli castani tirati in una coda di cavallo, mentre sorrideva allegra, aggiustandosi la piccola borsa a tracolla che le era scivolata difianco. Indossava degli shorts corti di jeans, abbinati a una t-shirt rosa. Era accaldata, forse era davvero corsa fin lì da chissà dove.Peccato che la realtà fosse ben differente dai film. Il tempo si fermò, concentrandosi in un solo attimo. L’attimo in cui realizzai che non era lì per me, ma era insieme a…


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