Che Facebook sia, tra i social, il maggior driver di traffico per i quotidiani è un dato di fatto ampiamente assodato, come lo è la cattiva gestione delle pagine ufficiali dei principali quotidiani italiani — «La Stampa» esclusa, eh! — che si limitano a considerare la presenza sul social network più popoloso del pianeta alla stregua di una campagna di pay-per-click, o peggio.
L’esempio più recente viene dai commenti, ancora una volta NON gestiti, ad una promozione de «La Gazzetta dello Sport» che si riempie di improperi nei confronti della testa in questione senza che, appunto, via sia alcun tentativo di moderazione, di dialogo, da parte di chi gestisce [dovrebbe gestire?] il social media marketing.
Per restare in ambito sportivo capita che a fronte della pubblicazione della notizia relativa alla nomina di Conte come CT della nazionale italiana sulla pagina di Etalia vengano postati due commenti contenenti delle volgarità.
Dialogo con le persone in questione cercando di dire che sono liberissimi di esprimere il loro parere, che è richiesto ed apprezzato, pregandoli però di farlo con un linguaggio adeguato. Il risultato, positivo, è quello visibile nello screenshot sotto riportato.
Se si parla alla persone si ottiene un risultato interessante per loro e “per noi”, se li trattiamo come bot da click, ovviamente, avremo pari contropartita. Come si suol dire, sapevatelo!