La depressione post parto o depressione post natale è una patologia che si manifesta approssimativamente tra il 10% ed il 20% delle donne subito dopo il parto. Si tratta nello specifico di un disturbo dell’umore che può presentare con: crisi di pianto, irritabilità generale, perdita dell’appetito, insonnia, difficoltà a rimanere svegli, assenza d’interesse nelle attività quotidiane e/o verso il neonato, tristezza, paura di non essere in grado di prendersi cura del proprio bambino nel modo giusto e di non essere capace di assumersi le responsabilità nei suoi confronti.
Per venire in aiuto, direttamente o indirettamente, a tutte le neo-mamme che si trovano in questa situazione, sono state realizzate campagne di sensibilizzazione e comprensione per questo tipo di patologia.
Ne è un esempio la campagna realizzata dal Best Start Resource Centre di Toronto, che consiste in manifesti, brochure e un sito web, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza, ma anche di fornire migliori informazioni sulla depressione post parto, incoraggiando ad agire nel caso si riconosca di esserne affetti.Da un’indagine eseguita dal Best Start Resource Centre, infatti, è emerso che il 74% delle donne è consapevole di esserne affette, ma le informazioni sbagliate che hanno della patologia e il fatto di sentirsi in colpa per ciò che stanno provando, le porta a non chiedere aiuto, se non quando la situazione è sfuggita loro di mano.
Il messaggio presentato è il seguente: “La vita con un neonato non è sempre quello che ci si aspetta. Una su cinque madri viene affetta da depressione post parto. Esiste un aiuto per voi e la vostra famiglia. Per informazioni: www.lifewithnewbaby.ca, Telehealth Ontario 1-866-797-0000
TTY 1-866-797-0007“.
Analizzandola nel dettaglio vediamo che si è preferito presentare un’immagine positiva, con una mamma che abbraccia e bacia il suo bambino, e a mio avviso questa è una scelta giusta poiché l’obiettivo deve essere quello di rassicurare e tranquillizzare, non certo quello di scioccare chi la osserva.
Totalmente diversa, invece, è l’immagine della mamma che si ha in questo video:
Questo è lo spot della campagna nazionale australiana “Just Speak Up” realizzata dal Ministro federale della Salute Mentale, l’onorevole Mark Butler, e l’Associazione Beyondblue, rivolta alle donne in gravidanza, alle neo mamme, ai loro partner e alle loro famiglie.
Studi approfonditi, infatti, hanno evidenziato che solo l’1% della popolazione identifica la depressione pre e post-natale come un problema di salute mentale e più della metà della popolazione pensa che sia normale sentirsi depresso durante la gravidanza. Inoltre, quasi un quarto pensa che la depressione post parto andrà via da sola con la crescita del bambino.
La campagna viene portata avanti attraverso spot tv, radio e manifesti in cui appaiono non attori, ma le persone che realmente sono state affette da questa patologia, le quali spiegano la loro esperienza e soprattutto come sono riuscite a chiedere aiuto.Tutte queste storie le possiamo trovare anche sul sito www.JustSpeakUp.com.au in cui ognuno può caricarne di proprie.
Anche nel manifesto realizzato per questa campagna, notiamo subito che l’immagine usata non è di una mamma tranquilla che bacia il suo bambino (come quella del Best Start Resource Centre), ma di una donna persa e impaurita che sicuramente ha bisogno di aiuto.Un’immagine in cui, chi è affetto da questa patologia, probabilmente potrà riconoscersi.
(vedi anche brochure intera – PND-EGG-Brochure)
Anche la Nuova Zelanda si è mossa a favore delle neo-mamme realizzando una brochure voluta dal Mental Health Foundation, in cui si spiega come prepararsi all’arrivo di un bambino e come riconoscere, eventualmente, le varie facce della depressione post natale come la PND (Postnatal depression), il PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) e la Baby Blues (tristezza dovuta a scompensi fisici e ormonali nella donna successivi alla gravidanza), indicando ovviamente come e da chi si può essere aiutati.
(vedi anche brochure intera la-co-pmhtf-brochure)Anche in California si è pensato di realizzare una brochure per la campagna “Speak Up When You’re Down” in cui si elencano (in inglese e in spagnolo) le sei cose che una neo mamma dovrebbe sapere sulla depressione post parto, ossia: che è comune, come riconoscerla e quando si può manifestare, che non è giusto sentirsi in colpa perché non deriva da un suo sbaglio, che è necessario agire il prima possibile e che per questo ci sono strutture che possano garantire aiuto e supporto a lei e alla sua famiglia.
Un’altra campagna molto interessante da analizzare è sicuramente quella realizzata nel 2007 dalla Cry-SIS (che offre il supporto per le famiglie con bambini che piangono molto, agitati e /o che dormono poco) e la Colief (che produce gocce e rimedi per le coliche dei neonati) intitolata “Problem Shared”.
Testimonial della campagna è Ben Cohen, campione del rugby, e le gemelle nelle foto sono veramente le sue figlie.
C’è una ragione per il fatto che si è scelto di inserire un “papà” e non una “mamma” nell’immagine della campagna.La Cry-SIS e la Colief, infatti, dicono che “diventare genitore può essere uno dei momenti più felici della tua vita. A volte, però, non importa quanto sei preparato poiché si possono verificare alcuni problemi che rendono l’esperienza un po’ più difficile del previsto. I problemi più comuni possono includere stanchezza, coliche e pianti eccessivi, depressione post-natale e modifiche al rapporto con il partner, colleghi e familiari”.
La campagna mira quindi a tutti i genitori (non solo alle mamme) incoraggiandoli a condividere i loro problemi e ricordando loro che non sono soli e che vi sono molte soluzioni che potranno aiutarli.
Questo almeno è l’intento.
Peccato che non emerga effettivamente nel manifesto che riporta solo il sito web.
Guardando all’Italia, la depressione post-natale sembra essere purtroppo molto diffusa.
L’O.N.Da, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, attesta infatti che sono 90.000 le donne italiane che soffrono di questa depressione e che solo al 50% di loro viene diagnosticata la malattia.
Ed è proprio l’O.N.Da, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute, il promotore della campagna “A smile for moms” nella quale ci si esprime con un messaggio molto chiaro: le mamme affette da questa malattia non si devono preoccupare perché non sono sole.E proprio in merito a questo viene indicato il sito www.depressionepostpartum.it nel quale è possibile trovare subito informazioni e consigli utili per affrontarle la malattia ma anche per prevenirla.
La campagna “Un sorriso per le mamme“ viene portata avanti attraverso sms, manifesti, spot televisivi su reti nazionali e regionali, cercando di rendere il messaggio il più possibile virale anche avvalendosi dell’aiuto di Youtube e Facebook.
La campagna ha come soggetto il bambino e il messaggio punta a sottolineare come la depressione post parto non permetta di godere di quelli che sono i momenti più belli della sua crescita.
Ecco gli spot:
Inoltre, nel 2008, è stata realizzata dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), la campagna di sensibilizzazione “Non lasciamole sole” che ha come punto di partenza il Convegno Nazionale rivolto in particolare a ginecologi, psicologi, medici di famiglia, ostetriche, infermieri e mediatori culturali e di cui riporto la locandina. Scopo dell’iniziativa è di creare una “rete” di protezione intorno alla donna e alla sua famiglia.
Elisa Pucci