C’era una volta una bambina di nome Biancaneve. Era molto carina e tutto, però aveva una strana e quantomeno eccessiva peluria sopra agli occhi. La sua perfida matrigna, invidiosa di quella eccentrica bellezza, proverà a ucciderla una volta che Biancaneve, cresciuta, diventerà una splendida (ehm, più o meno) fanciulla. Questa qui.
No, scusate. Questa qui…
Dannazione, ho sbagliato ancora. Ora arriva la fanciulla giusta…
Ritentiamo…
"La figlia di Bergomi è più bella di me?
Certo che pure io con 'sti capelli..."
Ma quindi, questo film è originale oppure no? Risposta breve: no. Risposta lunga ma non troppo: ok, cerca di inserire una chiave comica al mondo delle fiabe tradizionali, ma questa è una cosa fatta diversi anni fa già da Shrek e qui l’umorismo è comunque più leggero. Quindi, perché realizzare una nuova ma poi non così nuova versione di Biancaneve? Forse perché non c’è due senza tre. Tra la serie Once Upon a Time e l’imminente arrivo di Biancaneve e il cacciatore con Kristen Stewart e Charlize Theron, c’era bisogno di una terza Snow White soltanto per mantenere fede al proverbio.
Pur senza grande originalità, Biancaneve comunque vanta come detto una Julia Roberts in gran spolvero e in grado di strappare più di una risata o almeno un sorriso con una serie di battute da favola tirate fuori dallo specchio specchio delle sue brame, chi è la più bella del reame? Questa qui?
"Dovrebbero dargli giusto una spuntatina, a quelle sopracciglia.
O è meglio una potatura con i forbicioni da giardino?"
"Cara, una visita dall'estetista ti fa proprio schifo?"
Come regista cinematografico ha fatto The Cell, che mi sono sempre risparmiato per un mio problema congenito di allergia a Jennifer Lopez, quindi ha fatto il soporifero The Fall. Film esteticamente interessante, perlomeno se adorate i colori saturi, che è un po’ l’unica specialità di casa Tarsem, ma anche una flebo come pochi. E poi ha fatto Immortals 3D. Di questo non posso esprimere un giudizio completo, visto che c’ho provato un paio di volte a vederlo, ma davvero non sono riuscito ad andare oltre i primi 15-20 minuti. In Biancaneve, Tarsem mantiene intatti i suoi barocchismi kitsch, però all’interno di un contesto favolistico ci stanno anche (quasi) bene. A livello visivo, il film è quindi un discreto spettacolo. Peccato che a me lo stile di Tarsem dia sempre una sensazione di opprimente claustrofobia e di totale finzione."Ti ci metti pure tu con quelle orecchie?
Ma una persona normale in tutto il regno non c'è?"
Nella parte del Principe Azzurro ritroviamo Armie Hammer, ottimo in The Social Network e in J. Edgar, qui decisamente meno a suo agio. La scenetta in cui gli viene data la pozione d’amore canino certo non lo aiuta. Per i sette nani si è operata una scelta di attori piccoletti all-star. Mancano i più noti Peter Dinklage, ormai stabilmente impegnato in Game of Thrones, e Verne Troyer, il Mini-Me di Austin Powers, in compenso ci sono Martin Klebba, visto in Scrubs e nei Pirati dei Caraibi, Jordan Prentice anche noto come il nano di In Bruges, e Danny Woodburn che si è visto in giro in varie serie tv anche se in questo momento non so dirne una precisa. Ah già, tra i famosi manca pure Brunetta…
"Mangiati la mela, dicono faccia diminuire la peluria..."
E pure Silvio si sarebbe confuso bene, va là.Concludendo, se l’inizio del film lasciava sperare in una rilettura ironica della fiaba tradizionale, tra noiosi inseguimenti e prevedibili scaramucce amorose le buone intenzioni si sono perse parecchio per strada, o forse in mezzo al bosco insieme a Biancaneve e alle sue improponibili sopracciglia. Che comunque non sono nemmeno la cosa peggiore del film. ATTENZIONE SPOILER La cosa peggiore del film è il pessimo e assurdo finale musicale Bollywood style. Vabbè che l’happy ending era inevitabile, anche se io in un trionfo a sopresa della Evil Julia un po’ ci speravo, ma era davvero necessario un numero musicale da far invidia alla Deliranza di Alice in Wonderland?
Comunque, nel caso aveste dubbi, alla fine tutti vissero per sempre felici e contenti. Biancaneve, il Principe Azzurro e i loro splendidi (ehm, più o meno) pargoli dalle sopracciglia folte, stranamente somiglianti alla figlia di Madonna.
(voto 5,5/10)