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Speciale Autori Irlandesi: E un'altra cosa... - Eoin Colfer

Creato il 31 dicembre 2014 da La Stamberga Dei Lettori
Speciale Autori Irlandesi: E un'altra cosa... - Eoin Colfer

Nato a Wexford il 14 maggio 1965, Eoin Colfer ha lavorato come maestro elementare e vissuto in Arabia Saudita, Tunisia e Italia prima di intraprendere la carriera di scrittore. Il suo primo libro, Speciale Autori Irlandesi: E un'altra cosa... - Eoin ColferBenny e Omar - di cui manca ancora una traduzione italiana - è del 1998. Il successo, però, lo raggiunge nel 2001 con il primo libro della saga di Artemis Fowl (Artemis Fowl, Mondadori, 2001), a cui fanno seguito altri sette libri che lo consacreranno come autore per ragazzi e lo faranno entrare nella lista dei best seller del New York Times. In più, la Walt Disney Pictures sta lavorando all'adattamento cinematografico del primo capitolo della serie.
Nel 2008 gli viene commissionato il sesto libro della serie “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams, morto nel 2001, che uscirà poi nel 2009 in occasione del trentennale della prima edizione della Guida, e che nel 2010 verrà tradotto in Italia con il titolo E un'altra cosa... (2010, Strade Blu, Mondadori). Questo è il suo primo libro diretto ad un pubblico adulto.


Speciale Autori Irlandesi: E un'altra cosa... - Eoin ColferDouglas Adams è morto prima di riuscire a scrivere il sesto episodio della Guida galattica per autostoppisti. Ma ora l'acclamato autore di bestseller Eoin Colfer è stato incaricato di rimettere in moto l'esilarante e scombinata banda di viaggiatori dello spazio. Arthur Dent, il leggendario protagonista della serie, ha ormai viaggiato in lungo e in largo per tutto lo spazio, avanti e indietro nel tempo. È saltato per aria, è stato riassemblato per bene, è entrato e uscito da cupe prigioni, è stato insultato più del necessario e - come c'era da aspettarsi - non è riuscito nemmeno lontanamente ad afferrare il senso della vita, dell'universo e di tutto il resto. Ora Arthur è tornato sulla Terra, lieto di pregustare finalmente una buona tazza di tè. Tuttavia la sua speranza è destinata a evaporare insieme agli oceani terrestri, perché il suo pianeta sta per saltare per aria, un'altra volta... In questo irresistibile romanzo, che è il sesto della trilogia (gasp!!!) della Guida galattica, incontrerete - tra l'altro - un pantheon di divinità disoccupate, un alieno verde in preda alle pene d'amore, un Presidente Galattico rinnegato e almeno un grosso pezzo di formaggio.

Recensione

E un'altra cosa... è il sesto libro della trilogia dedicata alla “Guida galattica per gli autostoppisti” e il primo scritto dopo la morte dell'autore, Douglas Adams. Infatti è l'irlandese Eoin Colfer a essere stato scelto per prendere in mano vecchi appunti e trasformarli in un vero e proprio romanzo. Compito improbo per uno scrittore conosciuto per le sue opere per ragazzi, tra le quali spicca la saga di “Artemis Fowl”. Fare un paragone è la prima cosa che balza alla mente prendendo in mano il libro, e, lo metto all'inizio della recensione a scanso di equivoci, Colfer riesce a far rimpiangere già dopo poche pagine la prematura dipartita di Adams.

Andiamo con ordine: Arthur Dent, Ford Prefect, Trillian e Random Dent riescono a fuggire dall'ennesima distruzione della Terra e si ritrovano ognuno in una dimensione parallela differente fatta su misura per loro. Dopo poco, però, finisce la pacchia e si ritrovano a dover cercare, insieme a Zaphod Beeblebrox e a Wowbagger l'Eterno Prolungato, altri terrestri superstiti. Di per sé, la trama dà l'idea di un susseguirsi di azioni e situazioni senza un vero bisogno logico, come a dire “faccio cose, vedo gente” in versione galattica. La storia non regala particolari colpi di scena e credo che nel giro di un paio di mesi non ricorderò nemmeno una scena degna di nota. In più, la prosa tenta di essere brillante ma non ha quell'arguzia che era tipica di Adams: molto spesso ho avuto la sensazione di leggere quella che sembrava poco più di una fan fiction, con le onnipresenti voci della Guida Galattica che, anche per spiegare il più stupido dei modi di dire, spezzano il ritmo narrativo di continuo.
Passando ai personaggi, qualcosa si può salvare: Zaphod è l'unico dei vecchi che non perde la verve nel passaggio di testimone e Thor è il migliore tra quelli introdotti da Colfer. Ovviamente non c'è niente che possa rimpiazzare il buon vecchio Marvin, l'androide paranoico. In fin dei conti l'autore irlandese non fa un buon lavoro nel rendere i vecchi personaggi, mettendoli praticamente in secondo piano per dar spazio stereotipi mal costruiti.

In conclusione, se da Guida Galattica per gli Autostoppisti hanno tirato fuori un film che oscilla tra il medio e il mediocre, da questo E un'altra cosa... non ci si potrebbe fare neanche cinque minuti di video. Da salvare ci sono pochi momenti – non male il colloquio di lavoro di Chthulhu - e una buona traduzione italiana, ma ai fan consiglio, se proprio si vuole rivivere lo spirito originale della Guida, di rivedere la vecchia serie Tv. A quelli che non hanno mai sentito parlare della trilogia in cinque volumi, che vadano a riprendersi i primi tre: Guida Galattica per gli Autostoppisti, Il Ristorante al termine dell'Universo e La Vita, l'Universo e tutto quanto.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: E un'altra cosa...
  • Titolo originale: And Another Thing...
  • Autore: Eoin Colfer
  • Traduttore: Giuseppe Iacobaci
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Strade Blu
  • ISBN-13: 9788804600091
  • Pagine: 350
  • Formato - Prezzo: Brossurato - 17,50 Euro

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