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Speciale Berlinale 2016: i riflettori puntano su Michael Ballhaus

Creato il 17 febbraio 2016 da Masedomani @ma_se_domani

Il Colore dei soldi (di Martin Scorsese), Una donna in carriera (di Mike Nichols), I favolosi Baker (di Steve Kloves), Quei bravi ragazzi (di Martin Scorsese), Dracula di Bram Stroker (di Francis Ford Coppola), L’età dell’innocenza (di Martin Scorsese), Quiz Show (di Robert Redford), Gangs of New York (ancora di Martin Scorsese) hanno un elemento in comune: si chiama Michael Ballhaus. E i fortunati che oggi hanno potuto assistere all’incontro “Michael Ballhaus meets Jim Rakete”, lo sanno bene.

Michael Ballhaus_ photo by Ralph Mecke

Michael Ballhaus © Ralph Mecke

Il signor Ballhaus, soprattutto alle nuove generazioni, potrebbe non suonare familiare tanto quanto i nomi dei cineasti sopra citati, invece, il suo sodalizio coi registi più famosi del mondo è stato fondamentale per poter godere dei capolavori che tutti conosciamo, tra cui Fuori Orario, L’ultima tentazione di Cristo, Sleepers e The Departed, per allungare ancora un po’ la lista.

Michael Ballhaus, classe 1935, è un direttore della fotografia tedesco. Collaboratore fisso di Fassbinder (in ben 15 occasioni), una volta approdato nel Nuovo Mondo, ha stretto sodalizi inossidabili con dei veri mostri sacri. Tre volte candidato all’Oscar® (per Dentro la Notizia nel 1988, per I favolosi Baker nel 1990 e nel 2003 per Gangs of New York), membro della giuria del festival de Cannes e della Mostra del Cinema di Venezia, nonché presidente della giuria internazionale qui a Berlino nel 1990, Ballhaus nel 2006 ha ricevuto la Berlinale Camera per il suo contributo alla settima arte e domani, alle 22:00, nella sontuosa cornice del Berlinale Palast, riceverà l’Orso d’Oro alla Carriera. “We are honouring Michael Ballhaus as a director of photography who was a kindred talent to directors and whose oeuvre is unique” sono state le parole con cui il direttore della Berlinale Dieter Kosslick ha annunciato a chi sarebbe andato il premio di quest’anno.

In effetti, il curriculum di Ballhaus tende a infinito: 130 film per grande e piccolo schermo con i maggiori nomi del cine-firmamento. Non deve essere stato semplice quindi scegliere con quale pellicola chiudere la cerimonia di domani – onore alla fine andato a Gangs of New York, presentato fuori concorso all’edizione 2003 di questo Festival.

Parallelamente all’incontro con il pubblico nella cornice di Berlinale Talents, nelle sale intorno a Potsdamer Platz sono continuate le proiezioni delle pellicole che si stanno contendendo gli altri Orsi. Da segnalare Genius e The Commune. Il primo è l’adattamento di un libro il secondo di una pièce teatrale. Nel primo spicca la figura di Colin Firth, nel secondo quella della magistrale Trine Dyrholm. Entrambe le storie parlano di legami e sentimenti e entrambe le interpretazioni sono impeccabili. Le due opere sono diverse, entrambi gli attori invece si posizionano nella lista di coloro che potrebbero rincasare con un riconoscimento. Domani le recensioni.

Vissia Menza

Colin Firth-at-Genius-press-conference_photo-by-Michelle Iwema.All-rights-reserved

L’attore Colin Firth alla conferenza stampa del film GENIUS © Michelle Iwema. All rights reserved.


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