Speciale Chocolate Glamour – Richard Gere

Creato il 21 ottobre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

L’irresistibile scioglievolezza di Richard Gere.

Oggi si parte con l’ennesima sterzata del Festival di Roma “verso la festa”, come ha più volte ribadito il direttore artistico Marco Muller. Roma non è solo caput mundi, ma anche caput del cinema internazionale, in cui non manca certo il glamour. La rassegna capitolina entra nel vivo con l’arrivo di Richard Gere. L’attore di Ufficiale e gentiluomo è un senzatetto in Time out of mind, del regista israelo-americano Oren Moverman. Forse il ruolo più intenso per la star americana che in carriera non ha mai vinto un Oscar, ma questa potrebbe essere la volta buona secondo The Hollywood Reporter, che descrive l’interpretazione di Gere come “una delle sue performance più notevoli, una commovente opera di poesia urbana che dimostra come Oren Moverman sia un regista socialmente consapevole, di rara convinzione e autorevolezza”. L’icona sexy di American gigolo, l’eroe romantico di Autumn in New York, il bello irresistibile di Pretty Woman: come decifrare al meglio tutte le vibrazioni che un cioccolatino ci trasmette nel momento in cui si scioglie in bocca?

Un guscio finissimo di cioccolato fondente racchiude un morbido ripieno dall’irresistibile scioglievolezza, capace di generare una rassicurante sensazione di calore, tra profumi inebrianti, colori intensi ed emozioni avvolte nell’abbraccio di una lunga intensa rivelazione. Il cacao, simbolo di terre lontane, traccia la scoperta di un personaggio glamour e sensuale. Attraversiamo l’orizzonte blu che sintetizza l’aura di questo Lindor, camminiamo sospesi a mezz’aria, ripercorrendo le tante sfaccettature del divo di Hollywood. Inossidabile e mai fuori moda. Richard Gere non ha un profilo migliore, sono entrambi belli. Il sodalizio tra lo stilista Giorgio Armani e il mondo del cinema ha inizio nel 1980, anno in cui realizza l’intero guardaroba dell’American Gigolo, segnando per sempre l’estetica degli anni Ottanta. Disinibito e libero, Richard Gere era allora un “metrosexual” prima ancora che la definizione esistesse (e Jude Law se ne appropriasse), diventando portavoce di stile in tutto il mondo.

La prima percezione che si spiega assaporando la boule Lindor fondente di Lindt è una sublime sensazione elegante ed armoniosa. Ecco una pralina di Armani vestita. L’ex Ufficiale e Gentiluomo è un buddista convinto e pratica la meditazione preferendo silenzio e tranquillità al clamore dello show biz. Ecco la seconda emozione che si schiude con l’assaggio: una rassicurante esperienza, fatta di equilibrio e misura. Appagante. L’attore ha conquistato tutto il fascino con l’età, a 50 anni è stato definito l’uomo più sexy del mondo. A conferma che per apprezzare intensamente un sapore, l’attesa è necessaria, essenziale, per svelare tracce inedite e sinfonie inaspettate. Un Lindor dall’allure sexy, ma con un cuore morbido, capace di sussurrare sicurezza e senso di protezione. L’uomo sale e pepe ha sempre avuto un certo fascino, ma quando i fili argento si sono moltiplicati sulla chioma di Richard Gere, sono diventati un cult, una tendenza. Questo è un bouquet delicato, che lascia un segno indelebile nella memoria sensoriale, in ogni luogo e tempo. Talento, l’eleganza, un grande temperamento che confluisce nell’impegno a favore della pace, spiritualità. Tutto questo racchiuso in una sola pralina? Possibile, se si parla del cibo degli Dei.

di Valeria Ventrella per Oggialcinema.net
foto Federica De Masi © Oggialcinema.net


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