Non scrivo da parecchio, ma rieccomi! Armato di pass giornalistico ho affrontato tutti e tre i giorni della Games Week, e ho deciso di dedicare un articolo per ogni gioco che ho provato personalmente. Purtroppo le condizioni in cui ci si trovava quest’anno non sono state ottimali, e talvolta offuscavano addirittura il desiderio di provare alcuni videogiochi messi a disposizione del pubblico. Le note dolenti sono, nel dettaglio, l’audio di gioco estremamente basso o assente; il brusio continuo dovuto alla estrema carenza di stand “coperti”; il tempo di gioco concesso molto limitato (5 minuti contati in media). Soprassediamo a tali inconvenienze e procediamo. Parliamo di Splatoon!
Molti di voi avranno sentito parlare del titolo tuttora in corso di sviluppo di casa Nintendo, il quale presenta delle meccaniche interessanti che promettono tanto divertimento e guerre combattute a suon di fiotti di inchiostro colorato. Mi è stato concesso di prepararmi all’azione attraverso una sezione introduttiva breve ma efficace, per poi lanciarmi in due partite 4 vs 4. Ecco le mie impressioni!
CONTROLLI
La prima cosa in cui mi sono imbattuto nel tutorial di gioco, e che è stata inoltre criticata da molti utenti, è il sistema di controllo. Esso infatti prevede l’inclinazione del pad al fine di gestire il “pitch” della visuale, ovvero il “grado di inclinazione verticale”. È stato in quel momento che ho confidato all’addetto dello stand che “per me che gioco con mouse e tastiera questa è una tortura”. Ma niente paura! Il titolo infatti permette, grazie a una semplicissima spunta dell’icona presente in alto a sinistra dello schermo del pad, di poter gestire la totalità del puntamento attraverso il solo utilizzo dell’analogico destro. Che bellezza. Una volta lasciatomi questo timore alle spalle, ho potuto constatare come le azioni rimanenti siano state ben disposte e di come ci si abitui ben presto al tutto, persino nel giro di quelle due partite che mi sono state concesse di fare.

Grazie al pad è possibile avere un sunto di ciò che sta accadendo nella mappa di gioco in qualsiasi momento. “Uh comodo! Ora quindi vado di l…SPLATAARGH!” Usare con cautela e moderazione^^
GRAFICA
L’approccio estetico è particolare e molto piacevole allo sguardo, soprattutto per quanto riguarda le macchie di inchiostro, ovvero l’elemento centrale su cui si basa la meccanica del titolo stesso. Il gioco, inoltre, pare girare intorno ai 60 fps stabili. Tale aspetto è decisamente il benvenuto, considerando l’azione frenetica e la prontezza di mira necessaria per far fronte all’alta mobilità propria e degli avversari.
L’ambientazione della mappa che ho provato di persona è nel complesso semplice ma curata allo stesso tempo, e vedere i vostri fiotti di colore macchiare e far ondeggiare le fronde degli sfortunati alberi presenti è un tocco di classe non da poco, e pare che chi di dovere sia riuscito a raggiungere un ottimo compromesso tra realisticismo e finzione.

Lo so, è un’immagine che avete visto tutti, ma mica potevo fare gli screenshot e portarmeli a casa, eh :P
GAMEPLAY
In Splatoon i giocatori sono armati di fucili caricati con inchiostro fluo di vari colori, ed il colore caratterizzerà di volta in volta ogni squadra. L’obiettivo? SPORCARE TUTTO, IL PIÙ POSSIBILE! Al termine della partita, infatti, un simpatico gatto ciccioso calcolerà la superficie impiastricciata in percentuale, decretando la squadra vincitrice. L’addetto dello stand mi ha inoltre confidato come il possesso della base nemica si traduca in una percentuale considerevole di conquista, ed è inutile precisare come questo fattore si traduca inevitabilmente in tentativi di invasione della zona di spawn avversaria. Totale: preparatevi a scontri brevi ma frenetici, tattici e pieni di azione!

UN MICIOGATTO!!!! Purtroppo non è possibile fargli le coccole, e tantomeno corromperlo coi croccantini. Sigh.
Da notare, inoltre, come sia possibile tramutarsi in seppia e nuotare liberamente e velocemente all’interno delle superfici marcate dal colore della propria squadra. Così facendo, inoltre, potrete ricaricare in breve tempo il vostro serbatoio di inchiostro in modo da tornare presto attivi e pronti per ridipingere tutto ciò che si para innanzi a voi. Ma attenzione! Finire in mezzo a una pozzanghera di colore avversario avrà effetti negativi sulla velocità di movimeno ed energia del nostro alter ego, costringendoci a correre ai ripari. I fiotti colorati possono essere impiegati anche per annientare temporaneamente un avversario, che ritornerà sul campo di battaglia apparendo al campo base rispettivo. Nel caso si venga messi fuori gioco vi è inoltre la possibilità di ricongiungersi velocemente ad un compagno di squadra per mezzo dello schermo touch del pad, in modo da offrire assistenza immediata.

“IIIIINNNNCOOOOOOMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIING!” Citazione da… eh

Infine, nel caso accumuliate abbastanza punti, racimolati impiastricciando man mano le superfici (ma anche mettendo fuori combattimento gli avversari!), a un certo punto potrete scatenare per cinque secondi tutta la potenza di un RPG! A INCHIOSTRO NATURALMENTE!!! Tale arma creerà dei tornado fluo che annienteranno in un sol colpo qualsiasi cosa incontri la loro traiettoria. Ci ho fatto una bella “DOUBLE KIIIIIILL!!!!” (momento UT) con questo giocattolino. So’ soddisfazioni!
Nel gioco sono presenti anche delle granate, il cui raggio limitato ma letale, tuttavia, le rende estremamente versatili per cogliere un avversario alla sprovvista piuttosto che per aumentare la superficie conquistata dalla propria squadra.
CONCLUSIONI
Come primo approccio direi che il titolo si presenta molto divertente, convincente e visibilmente appagante: le carte per una killer application ci sono tutte. Il lavoro di squadra, lo spirito grafico vivace e scherzoso e la fluidità dell’azione meritano senz’altro l’attenzione di chi conta di giocarci con amici a sfide combattute all’ultima macchia.
Unica piccola ombra: le meccaniche e possibilità presentate alla Games Week dal titolo sono molto valide e funzionali, ma leggermente esigue. Tuttavia entro l’uscita il tutto sarà probablimente arricchito da mappe, modalità di gioco ed elementi ed oggetti extra (come il rullo enorme già mostrato in anteprima, come potete vedere nell’immagine seguente).

Perché affidarsi alla gravità applicata ai liquidi quando si può usare un comodo rullo XXXXL? Questo e altro vi attende nella versione finale.
Semmai avrete occasione di provarlo alle fiere portate pazienza, fate la fila e vedete di provarlo in squadra (o contro, perché no?) ai vostri amici che vi staranno accompagnando!
PEWPEWPEW SPATSPLATSPLAT NUOTANUOTANUOTA
