… E dopo il post dedicato all’isola di Alcatraz…. Eccone un altro a “tema”, dedicato questa volta alla famosa fuga dal penitenziario dal quale era impossibile fuggire.
Innanzitutto occorre sapere che, sebbene sia la più famosa, non è stata l’unica fuga da Alcatraz. In totale i tentativi di fuga furono 14, ma solo due riuscirono: quello del ‘37 e quello del ’62. I protagonisti della fuga del 1962 (la più famosa) furono 3 galeotti entrati nel penitenziario circa un anno prima. Frank Morris, considerato la mente del gruppo, una vita di furti e rapine, e i fratelli John e Clarence Anglin.
Frank Morris, la mente del trio
Il piano d’evasione era stato progettato già da mesi dai tre di cui sopra e da un quarto detenuto che non riuscì però ad evadere. Morris si era accorto che una zona delle celle, quella più vicina alla presa d’aria, era in materiale friabile, quindi poteva essere facilmente scavata.I detenuti, dopo aver smontato la grata della presa d’aria e averne creata una finta con delle copertine ad anelli, con un semplice cucchiaio da minestra scavarono un intercapedine dietro il muro della cella. Si impossessarono poi di alcuni impermeabili da lavoro che cucirono insieme ottenendo una specie di canotto. Allo stesso tempo con della carta e dei capelli crearono delle teste in carta pesta quanto più somiglianti alle loro. Tutto ciò veniva nascosto nell’intercapedine che veniva poi chiusa dalla finta griglia.
I fratelli Anglin, protagonisti della fuga da Alcatraz
Qualche settimana prima della fuga, i detenuti si offrirono volontari di riparare lo sfogo della presa d’aria sulla sommità del tetto. Le guardie non immaginavano che sarebbe stato proprio grazie a questo sfogo che i tre sarebbero riusciti ad evadere dal penitenziario pochi giorni dopo.La notte dell’11 giugno 1962 tutto era pronto per l’evasione: i detenuti piazzarono le teste dei manichini sui cuscini delle loro brandine in modo da ingannare i secondini. Poi, infilatisi nell’intercapedine ricavata dal condotto dell’aria, risalirono fino al tetto del penitenziario, dove sbucarono uscendo dalla presa d’aria. Da quel momento si perserole tracce dei tre fuggitivi. Le guardie, ingannate dalle finte teste sulle brandine, non si accorsero della fuga fino alle prime luci del giorno. A quel punto iniziarono le ricerche con coinvolsero tutti i corpi dell'esercito americano. Le ricerche continuarono per anni, fino al 1979 quando vennero ufficialmente dichiarate chiuse. I tre fuggitivi non vennero mai ritrovati, ma non vennero ritrovati nemmeno i loro corpi.
Una bella storia per la notte di Halloween vero?