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Abbiamo parlato di libri, abbiamo parlato di film.. Ora mi chiedo: "Cosa serve ad un party di Halloween?" Semplice! I racconti dell'orrore!!
Qualcuno di voi non ne può aver bisogno ma alcuni potrebbero aver difficoltà nel creare un racconto che spaventi in cinque minuti!
Così ho deciso di aiutarvi facendovi leggere qualche racconto! Sono anche abbastanza corti quindi non sarà difficile ricordarli.
NOTA BENE: I SEGUENTI RACCONTI NON SONO STATI SCRITTI DA ME! SONO STATI PUBBLICATI GRATUITAMENTE SUL WEB DAI PROPRIETARI CHE NE DETENGONO TUTTI I DIRITTI!
Racconto numero1. Vampiri di Sara&Anna
Era una notte di tenebre, il vento ululava, la pioggia scrosciava sul tetto e scendeva dalle grondaie sul terreno con un tonfo spettrale.
Sulla terra bagnata delle orme; più avanti un’ombra: un uomo, no… un vampiro…
Era avvolto in un mantello nero inzuppato d’acqua.
Da sotto il cappuccio spuntavano due occhi rossi iniettati di sangue.
Non sapeva dove andare, conosceva solo la sete, sete che solo il sangue poteva placare.
Trascinava i suoi piedi come fossero massi sul fango cercando una vittima innocente da prosciugare.
L’aveva trovata, era davanti a una casa isolata, nascosta da alberi: nessuno avrebbe sentito l’urlo disperato di quell’anima colpita dal demonio.
I suoi occhi si illuminarono, si incendiarono fino a diventare palle rosse di fuoco: aveva sentito l’odore del sangue scorrere nelle vene della sua vittima.
In quel momento sentì il suono di una campana lontana: era scoccata l’ora della morte, mezzanotte.
I suoi passi si fecero sempre più leggeri quasi fosse resuscitato al solo vedere la sua prossima preda.
Si avvicinò alla porta e vi appoggiò l’orecchio pallido, chiuse gli occhi, trattenne il fiato: nella casa regnava il silenzio assoluto.
Appoggiò la mano scheletrica sul pomello; lo cinse con le lunghe e magre dita e lo girò.
Trovò con stupore che la porta era aperta; scricchiolò come da tradizione e la richiuse lasciandosi la pioggia alle spalle.
Il buio regnava padrone ma al piano di sopra c’era una luce accesa.
Rapidamente salì le scale con passi felpati come quelli di un ghepardo.
Il corridoio del piano superiore era breve: pochi passi e vide il corpo inerte disteso sul letto.
Con l’agilità di un gatto e la furia di un leone attaccò i suoi canini al collo della vittima.
Non un urlo squarciò il silenzio tenebroso della notte, solo il battito ritmico della pioggia sulle finestre.
Solo in un attimo un’anima si è dannata e ora due ombre camminano sotto la pioggia trascinando i piedi come massi nel fango, in cerca di nuove prede che possano placare la loro sete.
Stai attento: l’ora della morte potrebbe suonare anche per te!!!
Racconto numero2. Un Halloween Molto Speciale di Stefania
Il trentun ottobre Anita si svegliò molto tardi. La notte era ormai inoltrata e li, in aperta campagna, non si udivano altro che il rombo dei tuoni e l'ululato del vento.
Anita sbadiglò, poi,con molta cautela si sgranchì le gambe e si mise seduta. Ma dove erano finiti tutti gli altri? Il campo era deserto. Possibile che fossero partiti senza di lei? C'era da aspettarselo.....era così tardi....di solito partivano al tramonto....Anita controllò il suo vecchissimo orologio da polso, pur sapendo che era fermo da tempo immemorabile.
Infine decise di alzarsi: sarebbe andata da sola, ma non le importava. Infilò una mano nel terriccio umido e coperto di foglie secche e tirò fuori quello che sembrava un lontano parente di uno specchietto da bagno sporco e rovinato.
Anita rimase piuttosto sorpresa; pensava di avere un aspetto migliore.... Lo specchietto rimandava lo sguardo di una giovane dai vestiti laceri e sporchi, i capelli spettinati e la pelle piena di macchie.
Anita sospirò, rimettendo a posto lo specchietto. Aveva deciso che quella notte sarebbe andata a cercare i suoi genitori. Sperava che abitassero ancora nella vecchia cascina vicino al fiume. E sperava anche, di non spaventarli troppo, dato che il suo aspetto non era dei migliori.
Se avesse avuto fortuna magari avrebbe trovato anche qualcosa da mangiare. "Si", pensò incamminandosi lentamente tra alcune pietre scure, "Quello che ci vuole é uno spuntino". Era così tanto che non mangiava! Ciò che desiderava di più era un bel piatto di castagne, magari arrostite, e .... perché no, un bicchiere di vino rosso.
Anita si fermò: era giunta nelle vicinanze di un villaggio. Sentiva le risate dei bambini e lo scoppiettare dei fuochi nei camini."Ma si", pensò Anita, "questi bambini mi saranno parecchio utili se non troverò nulla da mangiare. Halloween...." pensò ancora "Halloween. Il ritorno per una notte dei morti sulla terra."
Racconto numero3. La Notte di Halloween di Andcal
Erano le sette di sera quando il signore Peter Scare ritornava a casa da sua moglie Angela Peterson che gli aveva preparato la cena. - ciao caro, tutto bene con il lavoro?-. - certo certo- diceva sempre.
Una sera, dopo aver mangiato, andò subito nel suo laboratorio dove svolgeva molti esperimenti. Arrivato, si sedette molto frettoloso nella sua “sedia personale” perché aveva qualcosa in mente da creare. Di solito stava lì almeno tre, quattro ore alla sera ma invece quella volta stette per tutta la notte. Quando entrò nel laboratorio sua moglie, già in pigiama gli disse: - non vieni a letto?- e Peter senza neanche girarsi disse - no, credo che resterò qui per tutta la notte.- La moglie allora, senza dire una parola, si girò e andò a letto. Peter ad un certo punto creò come una medicina di color rosso. La bevve e……
I suoi denti canini si appuntirono e diventarono più grossi degli altri. Ma si riconosceva ancora la faccia e prese un mantello che non utilizzava più ed una giacchetta da gentiluomo. Allora decise di andare in città e disse: - Ho voglia di sangue- con voce cattiva. Ma dopo si rese conto che non voleva esser solo e allora chiamò la gente più cattiva e spaventosa. Chiamò fantasmi, zucche e tanti altri e incominciarono a terrorizzare la città con spaventi e brutti scherzi. Così tutta la città diventò un popolo maligno e piano piano andarono in altre città fin che la moglie di Peter lo trovò e gli disse: - Peter, perché vai ad uccidere gente innocente?- - Io non mi chiamo più Peter, bensì Dracula- - e faccio ciò che voglio, tu non mi comandi hai capito?-
Allora Angela tirò fuori una croce che le illuminò tutto il corpo e Dracula ci finì dentro con tutti i mostri e Dracula disse: - Questa è la notte di Halloween e ricordati, fra un anno torneremo fuori ma non ci imprigionerai!
[I racconti sono stati presi dal sito halloween.it]
Che dite, vi sono piaciuti?! Ne conoscete di migliori? Allora postatali tra i commenti!
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