Sul nexus arriva il wargen Mantogrigio, e si rivela uno degli eroi più interessanti e meglio concepiti fra quelli aggiunti di recente. Ecco le nostre impressioni dopo una prova approfondita.
Lorenzo Morlunghi gioca ormai da oltre 20 anni a quasi tutto e adora parlare di videogiochi e farci video sopra, soprattutto per ridere. Nel tempo libero guarda anche film e legge qualche fumetto, ascoltando per lo più musica elettronica. Lo trovate su Facebook.
Con l'arrivo nel Nexus di Mantogrigio, Blizzard conclude il mini-ciclo di eroi presentati alla recente Blizzcon; un evento che, oltre a programmare le uscite degli eroi nei mesi successivi, ci ha dato una più chiara idea di quali novità ci avrebbero atteso per il 2016 in Heroes of the Storm. Un fardello pesante spettava a questo nuovo assassino, che giunge sui nostri computer dopo una piuttosto lunga sequenza di personaggi riusciti solo in parte e mai del tutto convincenti. Rexxar, Artanis, Cho'gall e Lunara non hanno infatti lasciato un segno indelebile, e praticamente ci si ritrova sempre ad utilizzare eroi ben più solidi, soprattutto in modalità classificata. Quasi spezzando la stasi in cui eravamo caduti, questo Worgen appartenente al mondo di Warcraft si è invece subito distinto per l'identità, il dinamismo, ma soprattutto per il quantitativo di danni inferti in combattimento, diventando (senza mezzi termini) uno dei nostri personaggi preferiti.
Il piacere del dualismo
La caratteristica principale di Mantogrigio è la sua duplice natura umana e worgen, che gli permette di trasformarsi rapidamente nel mezzo del combattimento diventando un assassino a distanza o da mischia a seconda delle necessità. Questa mutazione è possibile grazie alle due abilità Scatto Oscuro e Disimpegno: la prima ci fa fiondare istantaneamente addosso a un nemico attivando la trasformazione in belva, mentre la seconda ci fa compiere un volteggio nella direzione che vogliamo, garantendoci una fuga rapida nei casi di emergenza e il ritorno in forma umana. Apparentemente potrebbe sembrare inutile andare a rischiare la propria vita nella mischia nell'affascinante forma ferina, ma Blizzard ha inserito un aumento del 40% agli attacchi base per coloro che si trasformeranno, invogliando costantemente il giocatore a comportarsi in maniera più aggressiva. A seconda del nostro aspetto attuale noteremo anche il cambio di un'altra delle nostre abilità, che dal lancio di una bomba ad area ( Rimedio di Gilneas) diventerà un devastante attacco frontale coi nostri artigli ( Spazzate Tagliente). Interessantissima l'abilità Belva Interiore, che consente di attaccare più velocemente a patto che non si interrompa una frenetica combo visibile vicino al ritratto: un consistente incremento dei danni disponibile in egual modo per entrambe le forme di Mantogrigio. Le due finali, pur sembrando una legata principalmente alla mischia e l'altra alla distanza, in realtà possono tranquillamente far parte di qualsiasi build, risultando efficaci in egual maniera a patto che le si utilizzi al momento giusto. Mira alla Gola consente di saltare addosso a un nemico e di infliggergli rapidamente una serie di colpi che, nel caso in cui dovessero infliggere danni letali, garantirebbero una carica aggiuntiva della mossa da spendere entro i successivi 10 secondi. Marchio della Caccia è uno skillshot in linea retta che infligge danni moderati, ma che rende vulnerabile il bersaglio, il quale subisce il 25% di danni aggiuntivi per 5 secondi e può essere attaccato nuovamente da Mantogrigio, che si può teletrasportare su di lui entro lo scadere del tempo.
Nella nostra prova Mantogrigio si è comportato estremamente bene, riuscendo ad uccidere gli avversari nelle situazioni più disparate e spesso uscendo vittorioso da 1v1 in cui molti altri assassini avrebbero potuto avere delle difficoltà a sopravvivere. La possibilità di giocare a distanza infliggendo un buon quantitativo di danni e magari fiondarsi nella mischia quando la situazione si fa concitata o si ha un buon guaritore a dare supporto, garantisce un divertimento e uno stile unici, che, nelle mani giuste, possono ribaltare le sorti di una partita. Alternando le forme e giocandosi i cooldown al momento giusto (in particolare Belva Interiore) si può rimanere per lungo tempo in combattimento, creando panico e abbassando vertiginosamente la vita degli avversari per poi finirli con Mira alla Gola. La forma ferina è quella che consente di essere più efficaci tanto in linea quanto nel teamfight, ma tale certezza può sgretolarsi ben presto quando ci si trova circondati e senza aiuti, una condizione che insegna progressivamente quali siano i momenti migliori per ognuna delle due stance. A tal proposito va infatti ricordato che Mantogrigio è un eroe che può dare moltissimo, ma che richiede manualità con i comandi e esperienza nelle tempistiche, onde evitare di infliggere pochi danni rimanendo solo a distanza o, ancora peggio, di morire perché troppo avventati in mischia. Un'ostilità che si traduce anche nella scelta dei talenti, che in alcuni casi sono utili in egual maniera, ma prevedono strategie e concatenazioni diverse che vanno pianificate fin dall'inizio, pena il ritrovarsi dei bonus difficili da sfruttare con il proprio stile di gioco.
Infine, ma non meno importante, come tutti i buoni assassini da mischia Mantogrigio abbisogna di un guaritore abile che sappia sostenerlo durante la trasformazione in worgen, per consentirgli di abbattere senza troppi pensieri i membri del team avversario. Durante le nostre prove abbiamo provato differenti combinazioni, ma è probabile che il tenente Morales possa diventare una scelta preferibile in virtù della cura costante e della finale Drone Medico, che consente di aumentare ulteriormente la velocità d'attacco e di devastare chiunque rientri nel proprio raggio d'azione. Anche lo Scudo Divino di Uther e il Palmo Divino di Kharazim possono dire la loro ma, avendo a che fare con uno degli assassini più aggressivi degli ultimi tempi, prendersi un rischio in più e spingere sul fronte dei danni si è rivelato una scelta vincente in più di un'occasione. Vero "punto debole" di Mantogrigio sono le finali, un po' troppo situazionali e in alcuni casi controproducenti nel caso in cui se ne faccia un utilizzo poco ponderato. Mira alla Gola serve essenzialmente per inseguire nemici in fuga con pochissima salute, mentre nel teamfight ha un utilizzo quasi nullo, se non per infliggere un colpo di grazia e sfruttare la seconda carica negli istanti successivi. Marchio della Caccia rischia non solo di finire nullificata se un altro eroe si frappone tra noi e il bersaglio, ma anche se chi subisce il debuff riesce a tirarsi fuori dal combattimento, rendendolo un colpo più destinato ai tank che agli eroi che si nascondono nelle retrovie. Ovviamente con un po' di pratica è possibile trarre il massimo anche da questi attacchi, ma è indubbio che, come già accennato in precedenza, domare la furia del worgen non sia affatto semplice, specialmente per i giocatori con poca esperienza sul campo.
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