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Speciale L’ultima guardiana- Romanzo, Self publishing

Creato il 23 giugno 2015 da Chinalski

Numero speciale: L’ultima guardiana di Chiara Campia

Romànzo
Dal francese antico romanz, uso sostantivato dell’aggettivo romanz, che risale alla locuzione latina romanĭce loqui ‘parlare latino’, perché il genere letterario del romanzo medievale, originario della Francia, si sviluppò in lingua volgare.
Sostantivo maschile.
1. Nelle letterature medievali, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto di avventure eroiche di argomento amoroso-cavalleresco in margine alla storia o puramente d’invenzione.
Nelle letterature moderne e contemporanee, componimento letterario in prosa, che si affermò a cominciare dal Seicento e che ebbe il suo maggiore sviluppo e le più varie articolazioni nell’Ottocento: ha di norma per oggetto la narrazione di uno o più personaggi, su uno sfondo storico o di fantasia.
(estensione) Produzione e opera letteraria dell’antichità di carattere narrativo, simile al romanzo moderno.
2. Vicenda complessa e avvincente come quelle dei romanzi: il romanzo d’amore di due giovani; la sua vita è un romanzo; la storia della rapina era tutta un romanzo.
Storia inventata, fantasticheria, fandonia.

Guardiàno
Derivato di guardia, o direttamente da guardare; non è però esclusa una derivazione dal francese gardien e provenzale gardian.
Sostantivo maschile.
1. Genericamente, chi è addetto alla custodia e alla vigilanza di beni mobili o immobili a lui affidati. Più specificamente, chi è addetto alla sorveglianza di una determinata area, con il compito di impedire che vi si introducano estranei non autorizzati, che si verifichino atti contrarî alle disposizioni particolari e generali, e che siano danneggiate persone o cose a lui affidate.
2. Nell’ordine francescano, il superiore del convento (detto anche padre guardiano); è nome e ufficio introdotto da s. Francesco nella regola, e originariamente designava il capogruppo dei frati che andavano in missione.
Capo, superiore di alcune confraternite o congregazioni religiose.

Una (parola) giapponese a Roma

Urban Fantasy
Il termine definisce un sottogenere del fantasy e viene tradotto in italiano come fabtasy urbano. L’urban fantasy, rispetto al normale fantasy, non pone limitazioni temporali, infatti non è necessariamente ambientato nei tempi moderni, bensì spaziali. Infatti è un genere in cui l’elemento fantastico è legato agli ambienti urbani, mescolati con le relative tematiche. In un’interpretazione più ampia, lo urban fantasy è definito tale se gli elementi fantastici compaiono in un contesto reale e non in un mondo fantastico. Inoltre, quando la narrazione è orientata ad un pubblico di adolescenti, il protagonista o i protagonisti sono spesso inesperti, non avvezzi ad affrontare e gestire le forze fantastiche in gioco, solitamente trascinati in epiche lotte, alla ricerca dell’amore e concentrate nel comprendere e gestire le proprie capacità fantastiche.

Self publishing
Locuzione inglese, composto di self ‘auto’ e publishing ‘pubblicazione’.
Locuzione sostantivale maschile.
Serie di tecniche e metodiche che permettono all’autore di un contenuto di arrivare ad una pubblicazione in proprio, evitando i tradizionali filtri e canali dell’editoria classica. Il self publishing rappresenta al momento una parte marginale del mercato totale dell’editoria, ma è in forte crescita, soprattutto grazie alla democratizzazione degli strumenti di pubblicazione e alla diffusione di piattaforme orientate alla produzione e diffusione di opere autoprodotte, siano esse cartacee o elettroniche.

I lettori ci scrivono

Ci scrive Paolo, amico della Parolata e suo lettore da lunga data, per informarci che sua figlia Chiara di 17 anni ha scritto e pubblicato il suo primo romanzo: L’ultima guardiana.
Con il romanzo parteciperà al concorso di narrativa "Il mio esordio 2015" organizzato dall’editore Ilmiolibro in collaborazione con la scuola Holden di Torino e la Newton Compton Editori.

Poichè questo concorso prevede fra i criteri di valutazione anche i riscontri avuti dall’autrice su internet e sui siti social della rete, vi chiediamo, se siete interessati, di seguire il link del libro sul sito dell’editore, dove potrete leggere gratuitamente i primi capitoli del libro e, soprattutto, segnalare il vostro passaggio con un "Mi piace", un commento o una recensione. Se poi voleste addirittura segnalare questa iniziativa a parenti e conoscenti, Chiara ve ne sarà molto grata.
Grazie dell’attenzione.

The word, revealed!

Sydney vs Sidney

La città australiana, capitale del Nuovo Galles del Sud, è l’unica (a meno di una piccola comunità nel Canada orientale) che si scrive con doppia "y", mentre in USA e Canada vi sono molte città quasi omonime, ma che vengono scritte con la "i" e una singola "y".
Sydney – capitale del New South Wales.

Sidney – città della Columbia Britannica (Canada)
Sidney – città della Contea di Sharp, Arkansas (USA)
Sidney – città della Contea di Champaign, Illinois (USA)
Sidney – città della Contea di Kosciusko, Indiana (USA)
Sidney – capoluogo della Contea di Fremont, Iowa (USA)
Sidney – città della Contea di Kennebec, Maine (USA)
Sidney – township della Contea di Montcalm, Michigan (USA)
Sidney – capoluogo della Contea di Richland, Montana (USA)
Sidney – capoluogo della Contea di Cheyenne, Nebraska (USA)
Sidney – città della Contea di Delaware, New York (USA)
Sidney – capoluogo della Contea di Shelby, Ohio (USA)

Il romanzo di Chiara è ambientato in parte a Sydney, con due "y".


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