Michael Chabon è nato a Washington D.C. il 24 maggio del 1963 da una famiglia di origine ebraica. A 25 anni, dopo aver conseguito alla University of Carolina, pubblica il suo primo romanzo, I Misteri di Pittsburgh, diventato presto un best-seller. Scrittore dal vocabolario complesso e ricco di figure retoriche, i suoi argomenti ricorrenti spaziano dall'ebraismo all'omosessualità, al divorzio e alla paternità.
Il suo secondo romanzo, Wonder Boy, viene alla luce solamente dopo sette anni di gestazione travagliata e ripesamenti, nel 1995, ma nonostante ciò viene gratificato da un buon successo e anche da una trasposizione in pellicola, con protagonista Michael Douglas. Nel 2000 viene pubblicato quello che è il suo romanzo più famoso e che gli vale il Premio Pulitzer 2001, Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay. Da questo romanzo il fumetto The Amazing Adventure of the Escapist, vincitore di un Eisner Award e di due Harvey Award.
A Le Fantastiche avventure di Kavalier e Clay seguono Soluzione finale(2004), Il Sindacato dei Poliziotti Yiddish (2007), finalista all'Edgar Award, Gentleman of the Road (2007) e Telegraph Avenue (2011), questi ultimi inediti in Italia. Chabon è anche autore di un romanzo per ragazzi (Summerland, 2002, inedito in Italia), saggi, raccolte di racconti (tra cui Lupi Mannari Americani, del 1999, tradotto in italiano) e sceneggiature (la più importante: John Carter, 2012).
New York 1939. Nella "città della libertà e dello swing", in cui "gli emigrati diventano americani e gli orfani super-eroi", approda Josef Kavalier, un giovane artista ebreo che alla maniera di Houdini è riuscito a fuggire da Praga, invasa dai nazisti. A Brooklyn incontra il cugino americano Sammy Clay, che cerca un disegnatore per inventare le storie e le figure per la nuova forma d'arte americana: i fumetti. Insieme creano un eroe indimenticabile, l'Escapista, capace di sconfiggere i nazisti dal bieco Attila Haxoff. Insieme si innamorano della bella e sfuggente Rosa Saks, trasfigurata nella signora della notte, Luna Moth. Insieme danno vita a una nuova, toccante incarnazione del Sogno Americano.
Recensione
Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay è una lunga cavalcata ambientata in un periodo di grandi cambiamenti per gli Stati Uniti: il romanzo inizia mentre la Grande Depressione miete vittime ogni giorno, i poveri aumentano e per molti non sempre è possibile mettere qualcosa sotto i denti. In questo contesto solo chi ha un'idea veramente geniale riesce ad emergere. I protagonisti, Sam Clayman e Joseph Kavalier – tutti e due ebrei, il primo americano e il secondo immigrato dalla vecchia Cecoslovacchia – fortunatamente ne hanno una: scrivere e disegnare fumetti. Ispirati da Superman, colgono l'occasione di presentare il loro personaggio, L'Escapista, che li segnerà per tutta la loro carriera fino a quando, dopo aver superato innumerevoli peripezie e una guerra mondiale, riescono negli anni '50, in un'America che lentamente si sta riprendendo il proprio ruolo di terra dei sogni ma dilaniata da profonde contraddizioni, a coronare le loro vite.
L'autore, Michael Chabon, ha vinto il Pulitzer con un romanzo profondamente americano dall'ampio respiro che tocca più di un argomento importante – i fumetti, il nazismo, la Shoa, la guerra, l'amore, l'omosessualità, la morte – senza mai essere opprimente, grazie soprattutto a una prosa descrittiva ma mai gravosa, fatta di tocchi poetici profondi e ironia arguta, anche se il titolo vero avrebbe dovuto essere “Le Fantastiche Avventure di Kavalier e dei suoi aiutanti”. Infatti è Joseph Kavalier, ebreo praghese che sfugge al nazismo grazie alla famiglia, a un mentore illusionista e al Golem del ghetto, che si ritrova nel pieno del sogno americano. E' lui il vero protagonista, personaggio profondo e pieno di sfumature che compie le avventure più assurde inseguito dal senso di colpa e dal rancore dell'essere un sopravvissuto. Nonostante il fascino della storia, più di un punto debole rimane nell'impianto narrativo.
Troppa carne al fuoco, personaggi che appaiono e scompaiono senza lasciare traccia – esempio: la madre di Sam Clay che viene approfonditamente descritta ma che ai fini della trama non ha praticamente alcun apporto - e un gusto narrativo così parossisticamente americano che poco coinvolge il lettore europeo. Ecco, questa è la pecca principale del romanzo: avvolge ma non coinvolge appieno. Alla fine di centinaia e centinaia di pagine si ha la sensazione di aver letto un bel romanzo che non lascia il segno.
C'è però da aggiungere che Michael Chabon racconta le avventure dei protagonisti mettendoli in un contesto storico vivo e accostandoli a personaggi reali à la “Forrest Gump” - Dalì, Dolores Del Rio, Stan Lee, Orson Wells, tanto per citarne alcuni - per aggiungere profondità narrativa ad un minuzioso lavoro di ricerca storica. Le note aggiungono un ulteriore sapore biografico atto a rendere il tutto più realistico. Insomma, eccessivamente particolareggiato e arguto, sembra avere il bisogno di piacere per forza ad ogni pagina, con continue battute brillanti e ad affetto. Avrebbe potuto essere una bella occasione per utilizzare un soggetto inusuale e interessante e ampliarlo per raccontare una parte importante della storia recente americana da un punto di vista diverso, ma manca il bersaglio grande, riuscendo solo parzialmente.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Le Fantastiche Avventure di Kavalier e Clay
- Titolo originale: The Amazing Adventures of Kavalier e Clay
- Autore: Michael Chabon
- Traduttore: Luciana e Margherita Crepax
- Editore: Rizzoli
- Data di Pubblicazione: 2001
- ISBN-13: 9788817868655
- Pagine: 828
- Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro