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Speciale "Quelli de...La Stirpe Chimerica": gli autori dell'antologia (IV)

Creato il 27 febbraio 2013 da Alessandrapaoloni @Leilamira
Buongiorno amici di blog!
Oggi da me splende il sole e il mio umore devo dire che è anche piuttosto alto! Spero che questa sia una fantastica mattinata anche per voi!
Oggi ci ritroviamo di nuovo a parlare dell'antologia Stirpe chimerica Volume I che come ben sapete è stata curata dallo staff del Club Urban Fantasy. Gli autori che oggi andiamo a intervistare sono Miriam Tocci e Camilla Demontis.
Miriam Tocci è presente nell'antologia con il racconto La sua voce in un respiro. 
Ciao, Miriam e benvenuta.
Ciao Alessandra, grazie, è un piacere essere qui.
Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?
Vivo a Roma, sono sposata, ho due bambine e svolgo la professione di tributarista nel mio studio di consulenza fiscale. Insomma, diciamo che le mie sono giornate belle piene, senza dubbio. Però per la scrittura uno spazio c’è sempre, non saprei vivere senza!
Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te?
Guarda, credo che questa passione mi appartenga da sempre, è una frase che si dice, ma davvero ritengo sia così. Da bambina mi divertivo a scrivere piccoli racconti e leggevo molto, i miei stessi giochi erano storie che crescevano e si modificavano.
Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?
Di scrivere, come ti dicevo, non ho mai smesso.
La prima pubblicazione è arrivata nel 2011 con il mio romanzo Urban Fantasy: “Il Destino dei Due Mondi, L’angelo dalle ali nere” e ora, oltre a partecipare a concorsi come quello di Club Urban Fantasy per Stirpe Chimerica, mi sto cimentando nella narrativa assieme ad amiche autrici.
Lo scorso dicembre abbiamo pubblicato una raccolta natalizia: “Love at Christmas”. Il mio racconto s’intitola “Natale ancora” e ha un’impronta autobiografica.
Ora, per San Valentino, è uscita una seconda raccolta: “C’è amore nell’aria” e il mio racconto, “Backstage in Love”, si ispira al mondo del musical. Un’altra mia grande passione.
Sto sperimentando anche altri generi oltre al Fantasy che resta comunque nel mio cuore, perchè penso che nella scrittura sia necessario crescere e misurarsi con impegno e mente aperta, esattamente come nella vita.
Di tanto in tanto scrivo per alcuni blog e ne ho uno mio su Wordpress dove recensisco libri o pubblico articoli su arte e musica, non così spesso come vorrei, purtroppo. Questo è il link http://miriamtocci.wordpress.com/
Come sei venuta a conoscenza del concorso che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?
Come appassionata del genere Urban Fantasy conoscevo già il blog. A segnalarmi il concorso è stata una carissima amica che ringrazio tutt’ora. È stata una bella esperienza, Angela e Stefano sono stati fantastici e hanno fatto davvero un gran lavoro per la realizzazione di Stirpe Chimerica Vol. 1.
Sono orgogliosa di farne parte.
Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?
La creatura chimerica che ho scelto è il fantasma.
Sono affascinata dall’idea che l’aldilà possa essere più vicino di quanto crediamo in termini di distanze spazio temporali e il contatto con un’entità paranormale come uno spirito vagante mi ha ispirato immediatamente. Forse i fantasmi non esistono o forse è vero che in noi c’è un’energia o un’anima che sopravvive al corpo, chissà. Il mio protagonista è un “Ghosthunter” di professione, uno di quegli investigatori del paranormale che si muovono al buio in edifici abitati o disabitati con strumenti e aggeggi per cercare il contatto con misteriose entità.
Nel corso di una delle sue indagini, Alec Reed registra un EVP in cui riconosce la voce di Giselle, la sua fidanzata assassinata anni prima. Decide indagare da solo ma Josh, un buon amico e collega, lo segue e lo aiuta a stabilire questo contatto.
Il titolo del racconto è: “La sua voce in un respiro”. Alec riuscirà a incontrare Giselle per un ultimo saluto aggirando l’ostacolo di un’altra anima, un’anima nera che vuole perseguitarli. Quindi i fantasmi sono due, bianco e nero, bene e male.
Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?
Certo, vediamo l’incontro: «Il tuo amico sa cosa fare, lo sta contenendo», disse il fantasma con voce femminile, tenue come un respiro. Era più vicina.
Alec sobbalzò facendo un passo indietro.
Gli occhi azzurri di Giselle lo guardavano, i capelli biondi, scintillanti come fili d’oro, le accarezzavano le spalle, il petto, fino ai fianchi. Sembrava vestita di un’ombra azzurrina, ma i suoi contorni e lineamenti erano sempre più evidenti.
Qualcosa di caldo scivolò sulle guance di Alec. Il ghiaccio degli occhi sembrava essersi sciolto nelle lacrime che gli rigavano il viso. La sua Giselle.

Grazie per le tue risposte e a presto.
Grazie mille a te e un saluto a tutti.
Camilla Demontis è invece presente nell'antologia con il racconto Primavera a Parigi
Ciao, Camilla e benvenuta. Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?
Ciao! E grazie per averci dato questa piccola opportunità... sinceramente sono un pò imbarazzata perché non ho mai fatto un'intervista e non so neppure cosa dire. Potrei cominciare col presentarmi dicendo che ho 22 anni, sono iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari e che ho sempre amato scrivere fin da quando ho imparato a farlo. Non ho molta esperienza in questo campo perché ho sempre nascosto i miei racconti, finché le mie amiche mi hanno convinta a partecipare ad un concorso ed eccomi qua.
Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?
Diciamo che scrivo da quando ho imparato a tenere una penna in mano. Ho sempre amato inventare storie ma "Primavera a Parigi" è il primo e fin'ora l'unico racconto che mi è stato pubblicato. Quindi ora basta nascondermi.
Come sei venuta a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?
L'ho conosciuto tramite Stefano Muscolino che, dopo aver giudicato un mio racconto per un altro concorso, mi ha informata dell'esistenza del Club Urban Fantsy e della sua idea. Non ho perso tempo e sono corsa a scegliermi una creatura.
Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?
La mia creatura è una Furia, dea della maledizione e della vendetta. Il suo compito è quello di perseguitare i colpevoli di genocidio. Ho scelto proprio lei perché volevo qualcosa che fosse, in un certo senso, dimenticato e infatti era da un pò che non sentivo parlare di furie. La storia inizia con un ragazzo che perseguitato da visioni notturne decide di andare da uno psichiatra e da allora le cose invece che migliorare sembrano solo peggiorare. Ci saranno rivelazioni, colpi di scena e un finale, forse, non del tutto gradevole.
Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?
Ti sei innalzato al livello degli dei,
infrangendo la più antica delle leggi e, ora che il tuo cuore è
stato fatto a brandelli dal rimorso, che io stessa ho
accuratamente fatto annidare, restituisco agli dei la vita che tu
hai osato prenderti.

Grazie per le tue risposte e a presto.

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