Per i prossimi mesi pubblicherò delle puntate speciali di "UnLibroUnFilm" dedicate a tre classici che hanno fatto sognare tutti i bambini del mondo.
Questo mese tocca a Peter Pan, poi sarà il turno di Alice in Wonderland e infine di Pinocchio.
IL LIBRO
L'autore è James Matthew Barrie, scrittore e drammaturgo inglese.
La creazione del personaggio di Peter Pan, a quanto si dice, deriva dalla frequentazione di Barrie dei cinque figli della vedova Llewellyn-Davies, conosciuti durante una passeggiata nei giardini di Keshington.
In realtà non si sa se questo sia vero; fatto sta che Barrie era affezionato ai cinque ragazzi, tanto è vero che alla morte della madre se ne fece carico come tutore.
Per chi non lo sapesse (ma chi non lo sa?) Peter Pan è un ragazzino che si rifiuta di crescere. Vive sull'Isola Che Non C'è, dove saltuariamente porta altri bambini dal nostro mondo (i bimbi sperduti), e se la deve vedere con fate, indiani ma, sopratutto, pirati. Il suo più grande nemico è il capitano James Hook, Giacomo Uncino, al quale il ragazzino volante ha staccato una mano per darla in pasto a un gigantesco coccodrillo.
Un giorno, inseguendo la sua ombra, Peter finisce a Londra nella camera dei tre fratellini Darling: Wendy, John e Michael. Li porterà sull'Isola che Non c'è, ma Wendy, figura materna, innescherà un tiangolo amoroso tra lei, Peter e la piccola e gelosissima fatina Tinkerbell.
I FILM
A parte qualche differenza, la trama del libro è abbastanza rispettata: Peter Pan arriva a Londra in cerca della sua ombra e incontra i fratelli Darling, li porta sull'Isola che Non C'è e lì devono vedersela con gli indiani e i pirati.
Come spesso è accaduto per i film Disney, anche questo lungometraggio ha consegnato all'immaginario collettivo l'iconografia dei personaggi.
Peter Pan è universalmente immaginato come un ragazzino vestito di verde, Capitan Uncino indossa una giacca rossa e una parrucca di boccoli neri, e sopratutto Tinkerbell (o Trilly o Campanellino) è diventata il punto di riferimento per tutte le fatine del mondo. La sua immagine ha avuto così tanto successo che la Disney ha fatto di lei una vera e propria mascotte, riproducendola su un sacco di oggetti di merchandising; e, se non ricordo male, qualche tempo fa all'inizio dei film Disney era lei che faceva brillare il mitico castello stilizzato.
L'idea di base del film è proprio questa: Peter Pan ha lasciato l'Isola Che Non C'è, è diventato grande, ha sposato la nipote di Wendy dalla quale ha avuto due bambini, fa l'avvocato e non ricorda nulla della sua avventurosa infanzia.
Tuttavia Uncino, desideroso di vendicarsi, rapisce i suoi bambini e li porta sull'isola.
Peter, guidato da Tinkerbell (una carinissima Julia Roberts in miniatura), tornerà sull'Isola Che Non C'è e, da cinico adulto qual è diventato, avrà un po' di difficoltà a ricordarsi che cosa un tempo lo faceva volare. Alla fine troverà il suo pensiero felice e riuscirà a salvare i suoi bambini, dopo l'ultimo strepitoso scontro con Uncino.
Opinione strettamente personale, Hook è un film molto appasionante e dall'atmosfera magica, tipica di Spilberg (e con una bellissima colonna sonora firmata da John Williams).
Bob Hoskins interpreta uno spassossimo Spugna, il marinaio ubriacone e pavido, braccio destro di Uncino.
Il nostro ragazzo volante, infatti, è meno folletto e più umanizzato, alle prese con sentimenti adolescenziali come il primo amore.
Film uscito in sala nel periodo natalizio, è confezionato come una storia fantastica adatta a tutti,ma rende comunque abbastanza bene l'atmosfera del racconto.
Peccato che sia uscito nel dicembre 2003 assieme a "Il ritorno del Re", quindi è passato un po' inosservato nelle sale.
Diretto da Marc Forster è uscito nel 2004 (era previsto per il 2003, ma è stato ritardato per evitare la sovrapposizione con il Peter Pan di cui prima).
Johnny Deep interpreta Barrie, Kate Winslet è la vedova Llewellyn-Davies e Dustin Hoffman torna in un film ispirato a Peter Pan, stavolta nei panni di un impresario teatrale.
La storia, un po' romanzata in verità, è quella dello scrittore e del suo rapporto con i figli della Llewellyn-Davies , che in questa versione è gravemente malata (nella realtà, morì sei anni dopo la prima di Peter Pan).
James è un autore teatrale di scarso successo, ma l'incontro con i ragazzi e la loro madre riaccende la sua fantasia e inventando giochi per loro trova l'ispirazione per Peter Pan.
Il problema è che questo suo rapporto non è ben visto dalla società (come effettivamente accadde al vero Barrie) e lo porta a scontrarsi sopratutto con sua moglie, di cui in verità non sembra molto innamorato.
Finding Neverland è un film senza infamia né lode; carino da guardare, ma nulla di trascendentale. Johnny Deep è un po' deludente in un ruolo così "ordinario", considerate le interpretazioni fantastiche a cui ci ha abituati.