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Specializzarsi in un Genere

Creato il 05 luglio 2011 da Gloutchov

Qui vado contro al mio modo di scrivere. Però devo dirvelo perché è così che funziona il mondo. Se ambite a costruirvi una carriera, allora dovete decidervi a specializzare il vostro lavoro. Accade in tutti i campi. C'è chi fa l'idraulico, chi l'elettricista, chi il panettiere... e poi c'è lo scrittore.Ma lo scrittore non può scrivere tutto ciò che vuole. O meglio, può farlo ma non gli conviene. Difatti esistono i generi letterari, e normalmente gli scrittori vengono a loro volta "classificati" in base al genere che prediligono.
Che prediligono...
Che buffa parola. E' vero che molti autori si trovano davvero bene a scrivere storie di un determinato genere. Lo fanno per passione e per professione. Poi ci sono quelli che lo fanno solo per professione. Magari perché hanno scritto un libro di un determinato genere che ha avuto successo, e l'editore li ha convinti a proseguire in quella direzione.Ammetto che non so come funzionano gli ingranaggi interni del mondo editoriale, ma guardando da fuori è evidente che ogni autore di successo si è specializzato. Trovatemi un autore famoso e strapagato che possa permettersi di scrivere un Noir, una storia per bambini, un romanzo di fantascienza, un chick-lit, e magari pure un YA. Ho paura che li conterete sulla punta delle dita di una mano sola.
La specializzazione paga. Non c'è niente da fare.Vi voglio spiegare anche il motivo più evidente e pratico. Se cambiate genere a ogni opera che scrivete, difficilmente andrete incontro ai gusti dei lettori che vi hanno già "assaggiato" nei vostri precedenti romanzi. Ogni genere letterario ha un bacino di potenziali acquirenti. E' difficile che il lettore di fantascienza si lasci catturare da un legal thriller. Così come un appassionato lettore di legal thriller difficilmente aprirà mai le pagine di un romanzo YA. Per cui, se avete già degli affezionati lettori, dovete dare loro ciò che si aspettano da voi.E' triste, ma la vita va in questa maniera.
Prendo un esempio banale, ovvero i miei ebook gratuiti. Andate a spulciare i dati di download dei miei ebook. Pur cambiando i numeri, le percentuali rimangono più o meno costanti. C'è la predominante scelta dei racconti horror. Segue la fantascienza... ma quel genere è fortemente diviso tra i romanzi "puri" e i fan-book (questi ultimi sono più scaricati). Gli ebook di avventura e la storia per bambini sono fanalino di coda. Ovviamente un lettore di racconti horror è difficile che sia attratto da racconti per bambini. Seppure abbia notato che nel tempo ci sia un appiattimento dei valori statistici, l'impatto iniziale è evidente. Le prime settimane di scaricamento identificano i miei lettori abituali. E io dovrei accontentare loro perché, altrimenti, potrebbero andare a cercare ciò che desiderano da un'altra parte.
Meglio quindi specializzarsi, e non fare come me, che lotto contro i mulini a vento.
Non siete convinti? Provate a entrare in una libreria che non conoscete. Ora ditemi: dove potreste trovare i libri di Philip K Dick? Dove potreste trovare i libri di Wilbur Smith? E quelli di Grisham? Se invece vi parlo di Shakespeare, dove lo potreste trovare? E la Troisi, invece?
Ora avete capito, vero? Specializzarsi conviene. In fondo anche la scrittura è un lavoro. Se volete diventare qualcuno, dovete fare dei sacrifici. Diventerete bravissimi nel vostro genere letterario. La gente vi leggerà e vi cercherà "al solito posto" senza rischiare di perdersi la vostra ultima uscita. E poi, dopo qualche anno di gavetta, diversi anni di successi consecutivi, magari il vostro editore vi concederà di pubblicare qualcosa di diverso, com'è accaduto a Grisham, con i suoi Fuga dal Natale e La casa Dipinta. Ma saranno eccezioni... Perché anche se sei bravo a dare di bianco in casa, il tuo mestiere è comunque quello dell'idraulico, e dovrai fare l'idraulico per guadagnarti la pagnotta.
Ma non abbattetevi. Potete anche non darmi ascolto. Del resto pure io non mi do ascolto. Oppure potete darmi ascolto a metà. Perché ci sono anche gli ebook. Se il vostro editore non vorrà pubblicare la vostra storia fuori dai "generi" stabiliti, potrete comunque distribuirla su internet attraverso il vostro sito, o auto-producendovi, come comincia ad accadere (con successo) in America.
Ah, dimenticavo: qui si parla proprio di questo argomento. Sono da leggere anche i commenti, ne vale la pena.
(l'elenco delle lezioncine di scrittura pubblicate fino ad oggi lo trovate qui).


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