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Specialone: Gli alieni sono tra noi, ho le prove.

Da Lupokatttivo

consigli spasmodici su pellicole ravvicinate del terzo tipo

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Volevo fare la mia solita listona, e la recente visione di “Extraterrestrial” mi ha aperto le porte sul contenuto dello specialone odierno.
Tralasciando quelli di Spielberg, che gia’ conoscete tutti, mi voglio addentrare negli incontri ravvicinati di terzo tipo su pellicola.
Ho spulciato tra i miei dvd e ne son venuti fuori di tutti i colori, o meglio di tutti i tipi… Terzo compreso.
Solo due, tre righe di commento ad ogni film, altrimenti si finisce domani…io di scrivere e voi di leggere. Non è una classifica, è una macedonia di cose viste.
Se, come me, pensate che l’E.T. pupazzoso di Steven ha rotto il cazzo, e credete che i vecchi di Cocoon è ora che passino a miglior vita, qui troverete un bell’assortimento di extraterrestri cattivi caduti in qualche modo sulla terra.
A voi fare ordine tra i contenuti e le idee.
Vediamo se, nonostante tutto, riesco a rapirvi, sempre che gli alieni non l’abbiano già fatto.

Bagliori nel buio

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(1993) Uno dei primi ad affrontare il tema, basato su una storia vera, nonostante qualche annetto sulle spalle regge ancora bene la sua canonica oretta e mezzo di visione. Imprescindibile per chi voglia farsi una cultura sul genere.

The signal

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(2014) Fishburne ha messo su qualche chilo ma non ha perso verve, rapimenti alieni e arti bionici in un fanta-thriller che finalmente sa dire qualcosa di nuovo nel panorama un po stantio della fantascienza recente. Vale la visione. Sicuramente.

Il quarto tipo

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(2009) Basato su una storia presunta vera, gioca tra il “ci devo credere” e la cazzatona, ma lo fa con un certo stile, e a momenti alterni spaventa. A me in particolare. Poi c’e’ la Milla, quindi da vedere a prescindere.

The arrival

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(1996) Charlie Sheen in forma smagliante, ritmo sostenuto, un paio di plot-twist interessanti, e una storia che regge alla grande. La parte thriller e’ sicuramente la più efficace. A me e’ piaciuto un sacco.

Evil aliens

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(2005) Baracconata assurda raffazonata con due lire e mezzo, effetti speciali agghiaccianti e attori recuperati dalla differenziata. La cosa bella e’ che alla fine, visto con il giusto spirito, strappa piu’ di una risata.

6 giorni sulla terra

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(2011) Apprezzabile perche’ fatto in Italia da italiani. Si mischiano teorie reali e fantasia malata. Il risultato e’ abbastanza controverso. Potrebbe piaciucchiare, ma probabilmente, ai più, non e’ piaciuto.

Atomik circus

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(2004) C’e’ l’ex signora Depp, Vanessa Paradis, e ci sono anche effetti speciali strampalati e storia demente. Per certi aspetti ed in certi momenti funziona alla grande. In altri ha cadute fin troppo vistose. A voi la scelta.

Signs

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(2002) Capolavoro del nostro M. Night Shyamalan prima versione. Ne abbiamo gia’ parlato qui.

Dark skies

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(2013) Esperimento riuscito a meta’. Scoccia un po perché gli spunti buoni ci sono… Solo che il risultato delude un po le aspettative. Non arriva come dovrebbe, migliorabile sicuramente, ma assolutamente non da buttare.

Alien abduction

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(2014) Mediocre, nel senso buono del termine, non fa paura come vorrebbe, ma si lascia guardare. Se non avete niente di meglio da fare e se avete gia’ visto tutti gli altri.

Super 8

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(2011) Spielberg e J.J. non hanno bisogno di dimostrare niente. Ed infatti non dimostrano, semplicemente riconfermano quello che sapevamo gia’. Bravissimi. E c’e’ anche il mostro.

Extraterrestrial

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(2014) Secondo me tra i più riusciti nel suo genere. Lo trovate recensito qui

Invaders

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(1986) Fa il verso in maniera imbarazzante al celebratissimo “l’invasione degli ultracorpi” e lo fa al punto che ho finito con il pensare che ne fosse un remake, al pari di “terrore dalo spazio profondo” o di “invasion”. In realtà col progredire della storia si ritaglia un suo spazio. Alla fine sara’ fonte di ispirazione per il recente “The faculty“. Ed in ogni modo Tobe Hooper, il papa’ di “Non aprite quella porta”, alle prese con gli alieni e’ da vedere a priori. Indipendentemente dai gusti personali.

Altered, paura dallo spazio profondo

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(2006) Na pacchia, c’e’ sto coso brutto di gomma che s’incazza col mondo, ci sono battute idiote, c’e’ una scena che ha a che fare con interiora e budella varie che vi ricorderete per un pezzo, divertente, a volte teso e soprattutto fresco, anche se ,paradossalmente, ormai datato. Merita



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