Magazine Cinema

Specialone: Stephen King su pellicola

Da Lupokatttivo

Il re e’ nudo

In questo inizio di duemilaquattordici volevo imbrattare il blog con una rassegna di quelli che secondo me sono i migliori racconti del Re su pellicola. Ne ho voluti tralasciare alcuni, vedi “Misery non deve morire”, piuttosto che “Christine, la macchina infernale” passando per “Cujo”,”It”, “Cimitero vivente” e “Night flyer” non perche’ non meritevoli bensi’ perche’, diciamo, troppo inflazionati. Non parliamo poi di “Shining”, troppo grande per essere qui, adesso. Ho preferito spostare l’attenzione, mia, e di quei due che mi leggono, verso situazioni un po meno viste, e comunque lo stesso assolutamente valide. Doveroso sottolineare quanto i film di King, “Brivido” a parte, non siano diretti dallo stesso King. Parliamo quindi di trasposizioni su pellicola di romanzi o racconti del Re, ad opera (nei film che seguono) di registi per lo piu’ sconosciuti. Da valutarsi quindi come tali. Al sottoscritto naturalmente piacciono. Piacciono perche’ per la maggiorparte si tratta di horror classici, con quello splendido retrogusto anni ottanta che per me fa sempre e comunque la differenza. Buon viaggio, e naturalmente buon anno a tutti.

I sonnambuli (Stephen King’s Sleepwalkers)

image

Miaoooo, i gatti che terrorizzano gli uomini gatto, gli uomini gatto che mangiano altri uomini, ma solo di notte; il complesso di edipo e atmosfere da urlo, un film misconosciuto, tratto da un altrettanto misconosciuto racconto breve del Re. In realta’ il film funziona e funziona benissimo, soprattutto nella prima parte. Dopo, gli effetti speciali molto artigianali e molto “anni novanta” potrebbero non piacere ai piu’. Io lo trovo addirittura un valore aggiunto, nel senso che certi pupazzotti non hanno prezzo, e visti oggi mantengono comunque inalterato il loro fascino. Che la CGI dopo un po rompe le scatole, molto meglio tanto buon lattice con sbavezzamenti annessi. La mia mente malata lo reputa un film gradevolissimo, certo teen, certo sbilanciato, ma pur sempre gradevolissimo. Da recuperare.

Salem’s lot

image

Eccoci, tre ore blindate davanti alla tv per godere degli sviluppi della cittadina di Jerusalem’s lot e di quelli dei suoi abitanti. Una miniserie televisiva sui vampiri datata 2004, tratta dal celeberrimo romanzo omonimo, a mio avviso ben fatta e ben riuscita. In assoluto stile kinghiano, quindi fondamentalmente fedele all’iconografia classica che mi piace tanto. E allora via di croci, paletti, pipistrelli, bare, esserini disgustosi con gli occhi pallati e i dentini bene in vista. Il film parte lento, e oggettivamente rimane tale per tutta la prima ora. Poi pero’ l’intreccio si dipana e il risultato e’ assolutamente godibile. Un remake efficace almeno come l’originale, con effetti speciali ben dosati e ben fatti, e una storia che ti prende e non ti molla piu’. Nel cast rob lowe, donald sutherland, splendido come sempre e l’inossidabile rutger hauer. Merita assolutamente.

Creatura del cimitero (Stephen King’s Graveyard shift)

image

C’e’ qualcosa che si muove qui sotto!! E la mente corre alla scena del tritarifiuti del primo Star wars…in realta’ siamo nelle cantine umide di una fabbrica di tessuti infestata da topini e toponi di ogni sorta e razza. Se qualcuno pensa ad un clone dell’italianissimo Rats sappia che e’ fuori strada. Qui tra lotte sindacali e abusi di potere prende vita la trasposizione su pellicola di un racconto breve di King. Il film narra quel che deve raccontare, la materia e’ poca e povera di novita’ quindi si fa quel che si puo’ passando da Aracnophobia ad Alien con assoluta leggerezza. Il mostrone e’ ben fatto e gli attori se la cavano piu o meno discretamente. E’ un film dimenticato, vale la pena riesumarlo in tarda serata per godere di un decente monster movie, ma senza pretendere troppo…diciamo che se vi sono piaciuti Leviathan e Deep rising, potete tranquillamente dargli un occhiata.

The mist

image

Ne ho gia’ parlato qui. Ma non potevo escludere “The Mist” dallo specialone su King. Anche perche’ “The Mist” e’ probabilmente il miglior esempio di trasposizione su pellicola di un racconto di Stephen. Di nebbie inquietanti al cinema ne abbiamo gia’ viste in piu di una occasione, lo sa bene il nostro John Carpenter, ma “The Mist” e’ diverso; e nella sua diversita’ e’ un ottimo film, ben girato, con tempi perfetti, e una storia che ti rimane addosso. Il finale poi… da solo vale la visione. Consigliatissimo.

L’ombra dello scorpione (Stephen King’s The stand)

image

Lento di una lentezza lentissima, si dipana in sei ore, sei, di vicende familiari e sogni allucinati. Si comincia con una pestilenza totalitaria che risparmia solo un gruppo sparuto di persone autoimmuni, e da li si creano due fazioni, buoni e cattivi, in lotta tra loro per il dominio su cio’ che resta del mondo. La storia, valida e avvincente, cinematograficamente parlando si poteva raccontare in due orette dense di avvenimenti…ma la scelta e’ stata quella di trascinare la matassa per un tempo decisamente troppo lungo (per chi come me l’ha guardata tutta d’un fiato) trasformandola in una miniserie di quattro puntate. Il dvd poi, a discapito della bellissima cover, e’ terribile dal punto di vista prettamente tecnico. Il video sgranato e l’audio italiano con doppiaggio quasi ridicolo non aiutano la gia’ lunghissima visione. Stephen King e’ presente nel film con un cameo.

Brivido (Maximum overdrive)

image

Prima ed ultima prova di Stephen King alla regia, anno 1986 e splendida colonna sonora dei mai troppo celebrati AC DC. La scia di una cometa vicina alla nostra Terra genera una totale ribellione delle macchine. Elettrodomestici, videopoker, camion, distributori automatici e bancomat sono i protagonisti della lotta senza quartiere contro gli esseri umani. Sceneggiatura bucherellata come un emmenthal e regia sopra le righe, ma sullo sfondo la volonta’ di non prendersi mai sul serio. Brivido e’ un opera minore, ma diverte ed intrattiene, finche’ dura, senza pretese e senza impegno. Rock and roll in salsa King.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :