24° episodio di una saga che
gode di un successo tentacolare nella cultura cinematografica di tutto il
Mondo. Azzardo a dirlo, certo, ma tendo a pensare che sarei sorpreso di
scoprire un paese in cui la saga non è nota.
Poi, come tutte le saghe,
provoca reazioni differenti: qualcuno ne è un amante sfegatato e indefesso,
altri ne sono del tutto indifferenti; ci sono i tolleranti, cioè coloro che
possono andare in sala a vederlo giusto per passare una serata, ma poi ci sono
anche i detrattori, vale a dire quelli che sono infastiditi da un personaggio
che vive esperienze non credibili, che vince sempre anche quando non dovrebbe e
che quando incontra una donna già si sa come andrà a finire. Alzo la mano e,
gonfio il petto, mi dichiaro formalmente un detrattore: ho provato più e più
volte a guardare questi film, ma ho sempre dovuto interrompere prima della fine
perché provavo sistematicamente un sincero fastidio.
“Sempre” in realtà non è
proprio corretto: quando mi è capitato, non molto tempo fa, di vedere “Skyfall”
devo ammettere che l’ho guardato fino alla fine e… mi sono anche divertito!
Infatti il mio pensiero di quel momento è stato che, probabilmente, con la
scelta di Daniel Craig come nuovo 007 avessero deciso di modificare l’immagine
di questo SUPERAGENTESEGRETISSIMO della MI6, che grazie al doppio zero nel
codice ha anche la famosa “Licenza di Uccidere”! Ecco svelato il motivo per cui
questo detrattore che scrive ha deciso, speranzoso, di andare al cinema e
tentare il riavvicinamento a James Bond.
Tentativo amaramente fallito.
Mi sono proprio illuso: è di nuovo la solita fuffa. Azioni del tutto fuori
dalla realtà a giro per mezzo mondo, cattivonissimi che sono anche macabrosi
(concedetemi l’italiano che gli si addice) e, a questo giro, ben due conquiste
femminili… di cui una e l’ormai un po’ passata Monica Bellucci.
Non tutto è da scartare, però:
ci sono riprese molto belle di luoghi davvero notevoli, come Città del Messico
durante “El Dia de Los Muertos” (ricordandomi quindi “Il Libro della Vita”),
una splendida Roma by Night in cui il Lungotevere è magicamente vuoto e Bond
trova ampio parcheggio in una piazzetta, bellissime immagini delle Alpi
ricoperte da una distesa neve definitivamente candida, fino ad arrivare a Tangeri
in Marocco e nel suo affascinante deserto. Tutti luoghi che fanno sognare e
tutti catturati con la sapienza di un amante e il talento di un artista.
Per associare la ricetta si è
deciso di prendere spunto dal simbolo dell’associazione segreta Spectre che
Bond combatte durante il film. Il simbolo infatti è rappresentato da un polpo e
quella che viene offerta è una rivisitazione della classica insalata di polpo, immaginata in versione “snack” nel
bicchiere e con alcune semplici aggiunte che, accompagnando il tutto ad un buon
Martini Dirty, potremmo decidere di chiamare Aperitivo Spectre:
Ingredienti:
- 1 polpo da 1 kg
-4
patate
-vino
bianco secco
-olio,
sale, pepe
-pane
da abbrustolire
-pomodorini
ciliegini
-finocchietto
Lessare il polpo in acqua
bollente leggermente salata, a recipiente coperto e a fuoco molto basso, per 45
minuti circa. Lasciarlo raffreddare nella sua acqua poi spellarlo e tagliarlo a
pezzetti più o meno di uguale misura. Intanto lessare le patate, sbucciarle,
tagliarle a cubetti, raccoglierle in un’insalatiera e spruzzarle con un po’ di
vino bianco, perché non assorbano troppo olio. Unire il polpo, regolare di sale
e pepe, condire con olio e comporre, in bicchieri, delle monoporzioni accompagnate
da pomodorini ciliegini, fettine di pane abbrustolito con l’olio e, infine, del
finocchietto per decorare.
Enjoy!