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Speed

Creato il 17 agosto 2011 da Misterjamesford
SpeedRegia: Jan De BontOrigine: UsaAnno: 1994Durata: 116'
La trama (con parole mie): Howard Payne è un ex poliziotto rimasto ferito in azione cui non basta la pensione di invalidità che gli spetta. Anzi, diciamo che la pochezza della stessa lo fa talmente tanto incazzare da indurlo a progettare un colpo molto particolare: una serie di ordigni posti attorno ai freni dell'ascensore di un grande palazzo del centro di Los Angeles pronti a esplodere a seguito di un ultimatum, in modo da poter chiedere un riscatto per le vite dei passeggeri dello stesso.Purtroppo per lui, il detective Harry Temple e l'agente Jack Traven sventano l'operazione riuscendo a salvare tutti gli ostaggi, rischiando addirittura di catturarlo: a questo punto l'uomo concentra la sua sete di vendetta in particolare su Traven, facendo in modo che si ritrovi intrappolato su un autobus che non potrà più scendere sotto le cinquanta miglia orarie una volta superate, o finirà per innescare la bomba che lo farà saltare in aria.Il giovane poliziotto inizierà dunque una lunga partita contro il terrorista, cercando di salvare gli occupanti del bus, evitare di pagare il riscatto chiesto da Payne e, ovviamente, fargli un gran culo.
Speed
E' davvero un bene, a volte, aver visto alcuni film da bambini, o nella prima adolescenza, quando il Cinema era ancora soltanto un'alternativa alla già poca consistenza della tv e quello che si cercava, a parte il relax, era soltanto una dose massiccia di adrenalina.E' davvero un bene perchè Speed, in questo senso, è certamente una garanzia.E' davvero un bene perchè, se l'avessi visto ora per la prima volta, avrei giudicato questo film terribile, e neppure abbastanza tamarro per riderci sopra con gusto - una cosa in stile Transporter o Crank 2, citando due riferimenti del genere -.Da anni non rivedevo la pellicola di De Bont, e in un certo senso ho scoperto anche perchè: è un film a cui ho voluto un gran bene, con un cattivo pazzo e ancora più pazzo - il mai dimenticato Dennis Hopper -, sequenze di grande ritmo - la prima parte con il salvataggio degli ostaggi in ascensore, la discesa con il carrellino sotto il bus per cercare di disinnescare l'ordigno - ed altre clamorosamente trash - il salto dell'autobus nel tratto di autostrada mancante, la resa dei conti finale tra il nostro futuro Neo e il suddetto cattivo con tanto di battuta in pieno stile Schwarzy rifilata all'allora giovanissima Sandra Bullock, "Dov'è Payne?" "Ha perso la testa!", di grande effetto -, il poliziotto razionale e quello tutto palle, la classica storia che nasce da una situazione estrema. Insomma, un vero classico della tamarrata con tutti i crismi.Eppure, e mi duole dirlo, mi pare proprio che sia invecchiato male.E' come se tutta l'ironia - volontaria o no, che sia - che di norma mi porta ad un divertimento da bambino quando rivedo una pellicola con Sly, Van Damme o il succitato Arnold qui venisse meno, e rimanesse soltanto quella spiacevole sensazione da ex ragazzetto ormai inesorabilmente cresciuto che accenna un sorriso osservando quel bus sospeso in aria, ma non riesce proprio più a provare la meraviglia che, allora, significava almeno una visione a settimana con grandi momenti di esaltazione ad ogni passaggio "sul filo".Certo, è una cosa che può capitare, considerata la qualità di questo tipo di pellicole, eppure un pò di dispiacere resta, più che altro perchè una presa di coscienza di questo tipo pregiudicherà di certo le visioni future di questo titolo - e ce ne saranno, posso garantirvelo, nonostante tutto - rendendo le stesse più omaggi che non clamorose ed assolutamente goduriose immersioni in un passato ritmato dai passi che separavano casa dei miei dalla videoteca dell'ormai mitico Paolo - che, a questo punto, potrebbe essere più antagonista di Cannibale di quanto non sia io -, luogo quasi magico in cui bastava entrare e dire la parola d'ordine - che poteva essere "horror" o "azione", a seconda delle giornate - per avere il mio pezzo di meraviglia garantito.
MrFord
"E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità
passano ancora lenti i treni per Tozeur."
Franco Battiato - "I treni di Tozeur" -


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