Dal momento in cui sono emersi sul mercato i primi smartphone, è sorta una domanda che al momento non ha una risposta molto precisa: “Tenere sempre attivata la connettività WiFi anche quando siamo in giro, consuma batteria?“. La risposta che verrebbe da dire subito è si ma attenzione, bisogna sempre vedere in quale caso ci troviamo.
Prima di proseguire con un esempio, vi ricordiamo che il WiFi, quando non è agganciato a nessuna rete, si mette in una fase di stand-by mentre, ogni tot secondi, scandaglia la zona alla ricerca di una rete. Questo processo non drena di molto la batteria del nostro smartphone ma, come detto prima, dipende sempre dai casi in cui ci troviamo.
Immaginiamo ad esempio di trovarci la mattina a casa mentre facciamo colazione. Essendo in casa, non ci collegheremo ad un’antenna radio ma alla nostra WiFi domestica, giusto? Dopo di che usciamo per recarci a lavoro: se il tragitto è molto lungo, allora ci conviene spegnere il WiFi ma se il percorso per andare a lavoro non è molto lungo, il nostro consiglio allora è quello di non spegnere il WiFi, visto che al lavoro, molto probabilmente, avremo un’altra connessione WiFi. In questo caso, dovremo ricordarci di ri-attivarlo e disattivare i dati mobile, per non rischiare di saturare la nostra quantità di dati mensili previsti dal contratto con l’operatore telefonico.
C’è da dire anche che il WiFi consente allo smartphone di trovare più facilmente la nostra posizione geografica. Questo perchè lavora insieme al GPS attraverso un sistema di posizionamento delle reti. In poche parole, nel caso scandagliando la zona alla ricerca di segnali WiFi ne trova alcuni, anche nel caso non ci collegassimo, esso ci fornirebbe una posizione molto approssimativa di dove ci troviamo sul reticolo geografico.
In conclusione, il nostro consiglio è quello di tenerlo sempre attivo, perchè il consumo energetico è minimo ed i vantaggi superano gli svantaggi.
2014-12-07Lorenzo Spada