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Speleologia Glaciale -Tutti al gelo nel Forni

Creato il 24 ottobre 2014 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

Notizia di Paola Tognini
In questo mese di ottobre le attività di speleologia glaciale decisamente fervono!!
In contemporanea con il campo al Gorner, lo scorso week end (18-19 ottobre) si sono concluse le ultime fasi dell’attività del Progetto Speleologia Glaciale al Ghiacciaio dei Forni (S. Caterina Valfurva, SO)
Il PSG ha infatti in corso un piccolo progetto di ricerca sul Ghiacciaio dei Forni (in collaborazione con il Servizio Glaciologico Lombardo, la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, con il patrocinio della FSLo, della Commissione Scientifica del CAI e dell’SSI), che prevedeva varie ricerche: posizionamento con GPS professionali dei mulini (con l’aiuto del Servizio Glaciologico Lombardo), per verificarne lo spostamento annuo, misure di spessore del ghiaccio per testare un nuovo strumento, il tromografo, sfruttando il fatto che l’anno scorso l’SGL aveva fatto un rilievo radar della parte bassa del ghiacciaio, determinandone gli spessori, e, infine, un test di tracciamento multiplo delle acque, per verificare la presenza di laghi endo o sottoglaciali che potrebbero costituire un potenziale pericolo di piena dal ghiacciaio in caso di rottura delle soglie che li sostengono (in collaborazione con il SUPSI, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, con la quale avevamo già collaborato per il tracciamento al ghiacciaio del Morteratsch).

Purtroppo, quest’anno il meteo non ha favorito nè le uscite sul campo, nè la formazione di mulini e grotte di contatto (o, meglio, queste ultime ci sono, ma sono estremamente instabili, e troppo pericolose da esplorare): come già osservato al Gorner, anche qui il ghiacciaio sembra, quest’anno, molto impoverito di fenomeni criocarsici, e la consueta attività esplorativa non ha dato risultati particolarmente degni di nota (anche se i mulini e le forre endoglaciali sono sempre comunque un bello spettacolo!)
Lo scorso week end tutte le attività sono comunque state completate:
- è stato effettuato un test di tracciamento multiplo delle acque, che ha dato risultati molto interessanti: sono stati immessi due traccianti in due inghiottitoi diversi, uno sul lato occidentale del ghiacciaio (dove si registrano i massimi spessori e il maggior numero di inghiottitoi importanti), l’altro nella parte orientale, nei pressi della stazione meteo, in una zona una volta ricca di inghiottitoi, ma ora con ghiaccio molto assottigliato e intensamente crepacciato: l’elaborazione dei dati è ancora in corso, ma un’analisi preliminare mostra che le due curve di restituzione sono completamente diverse. Una mostra un transito veloce, con scarsa diluizione, attraverso una rete di condotte endoglaciali efficiente e ben sviluppata, mentre l’altra sembrerebbe indicare la presenza di una rete di drenaggio anomala, di tipo “non carsico” (se fossimo in roccia, direi acquifero fratturato), o, molto più probabilmente, l’esistenza di qualche ostacolo, forse un piccolo lago o serbatoio endo o sub-glaciale, dove il tracciante si è disperso e diluito ed è poi stato rilasciato più lentamente. Se così fosse, sarebbe un risultato molto interessante: un semplice test di tracciamento potrebbe mettere in evidenza un potenziale rischio di piene di tipo GLOF (Glacial Lake Outburst Flow).
- è stato testato il tromografo (da alcuni anni utilizzato in roccia, ma ancora poco testato sul ghiaccio), per valutarne l’utilizzo per la misura dello spessore del ghiaccio, in due punti di cui l’SGL ci ha dato lo spessore (dai risultati delle misurazioni radar dello scorso anno): le comparazioni sono ancora in fase di elaborazione, ma se i risultati fossero buoni, sicuramente questo strumento, piccolo, leggero e decisamente molto poco ingombrante, potrebbe essere di grande aiuto per i glaciologi, per una valutazione puntuale, rapida e semplice, dello spessore del ghiaccio. Sicuramente il prossimo anno faremo ulteriori test. Se funzionasse, sarebbe utilizzabile anche per determinare lo spessore del ghiaccio in grotta!! (magari per capire lo spessore di certi tappi di neve e ghiaccio su certi pozzacchiotti in alta montagna…!!)


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