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Spending Review – Municipi “Virtuosi” – Salvi i dipendenti dei Comuni umbri

Creato il 06 luglio 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

di Ciuenlai

Il taglio del 20% dei dirigenti e del 10% della pianta organica degli enti pubblici, approvato dal Consiglio dei Ministri, non è automatico per i Comuni. E’ infatti subordinato alla media dipendenti/popolazione. Chi la supera del 20% non potrà assumere, chi sfora del 40% dovrà procedere ai tagli di personale. Secondo i parametri del 2011 della Conferenza Stato città ed autonomie locali ed approvati dal Ministero degli Interni e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Umbria sarebbe salva. I Comuni di Perugia e di Terni dovrebbero infatti avere, al massimo, un dipendente ogni 106 abitanti. Perugia ne ha invece uno ogni 135 e Terni uno ogni 116. Sarebbero quindi in regola e non avrebbero nessuna necessità di mettere in mobilità nessuno. Per quella tabella del Governo, il capoluogo sarebbe stato a posto anche con 1586 dipendenti, invece dei 1245 attuali. Stesso discorso per Foligno che deve rispettare una media di un dipendente ogni 122 cittadini. Ne ha uno ogni 152. Bene anche i piccoli Comuni, con punte di eccellenza. Per esempio Stroncone dovrebbe rientrare in una parametro 1/144. Ha solo 23 dipendenti, uno ogni 218 abitanti. Questa boccata di ossigeno non dovrebbe però fare abbassare la guardia ad enti e sindacati. C’è tutta la partita delle riforme regionali e della sorte delle Province da gestire. Un accordo tra le parti, per una pianta organica regionale in grado di governare eventuali esuberi e di coprire posti vacanti, sarebbe una soluzione auspicabile che potrebbe risolvere diversi problemi.



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