Buon 2012, innanzitutto.
E speriamo davvero che non vada come a capodanno, perchè, diciamo... poteva andare meglio. Anche tutta la giornata dell'uno. Se queste sono le premesse... beh, ciao proprio.
Comunque, sono qui per parlarvi di una mia creazione di cui vado piuttosto fiera.
Il pandoro farcito ai frutti di bosco.
Ve ne parlerò mentre sorseggio la mia amica tisana depurativa, perché sarebbe anche ora di darsi una regolata, dato che ho ingurgitato circa metà del suddetto pandoro. Ma era così buono. [oggi avrei voluto pesarmi, ma la mia bilancia, appena mi sono avvicinata, mi ha detto "No no no no no. Cosa credi di fare?". Quindi ho lasciato perdere, per il bene di tutti.]
Tornando a noi, la ricetta.
Ho fatto la classica crema al mascarpone, sbattendo i tuorli di due uova con 300 grammi di zucchero, aggiungendo poi 500 grammi di mascarpone e del liquore (in questo caso un liquore alla frutta fatto da Padre). Ho montato a neve gli albumi e li ho incorporati al resto della crema maleficamente buona, cercando di non mangiarmela tutta a cucchiaiate prima di finire il dolce.
Nel frattempo (e qui parte il mio apporto alla ricetta) ho schiaffato una busta di frutti di bosco surgelati in un pentolino con due cucchiai di zucchero e poca acqua e li ho fatti scaldare, fino a che non si sono scongelati. Mi sono accorta che hanno rilasciato dell'ottimo sughetto, quindi li ho filtrati, ho aggiunto al succo un pochino d'acqua e del liquore alla frutta (lo stesso di prima) e con questo mischione ho bagnato le fette di pandoro che avevo tagliato precedentemente. O meglio, che avevo fatto tagliare ad altri, perché a me sarebbe sicuramente venuto storto.
E poi via, fetta di pandoro imbevuta di succo, crema al mascarpone, frutti di bosco cotti, fetta, crema, frutti, fino a che ho finito il pandoro.
Fortuna ha voluto che qualcuno avesse comprato dei frutti di bosco freschi, così sono anche riuscita a decorarlo.
Era di un buono che non potete capire. Un pochino più leggero del solito pandoro con la crema al mascarpone.
Proviamo ad iniziare (almeno sul blog) in dolcezza.
Buon anno, gente.