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Speranze vs. Noia 1:0

Creato il 30 settembre 2015 da Obbrobbrio @obbrobbrio

Speranze vs. Noia 1:0

(immagine scroccata da Wikipedia)

Ho trascorso parte delle mie agognate ferie nella ridente - si fa per dire - città di Modugno (vicina a Bari), il luogo in cui sono nato e cresciuto. Per chi non lo sapesse, si tratta della città che ha dato i natali a personaggi come Giuseppe Garibaldi, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei e una moltitudine di donne che alle ore 12:30 di ogni giorno infornano il calzone di cipolla impestando l'ambiente circostante.Modugno è stata teatro di importanti eventi storici come la Breccia di Porta Pia, che purtroppo non servì a salvare gli indigeni dalle esibizioni della banda musicale del luogo. Winston Churchill, durante un suo soggiorno a Modugno, affermò che non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore dell’iscrivere i propri figli all’istituto tecnico commerciale. Purtroppo, i miei genitori gli diedero retta.
Torno a trovare la mia famiglia e gli amici d’infanzia una volta l’anno. La cosa mi fa piacere, ma anno dopo anno si è rafforzata in me la convinzione che non potrei mai più vivere da quelle parti in pianta stabile, per una serie di motivi che non riuscirei a elencare senza evitare la trappola dei luoghi comuni.Vivere in una città con una diffusa mentalità da paesotto per qualcuno può essere davvero frustrante. E quel qualcuno deve accettare l’idea che l’unica via di salvezza sia la fuga, temporanea o permanente.
Qualche ora prima che un treno riportasse le mie chiappe a Verona, però, ho avuto la fortuna di conoscere una persona che non si è rassegnata al grigiore, a una vita di pendolarismo culturale. Si chiama Benito (no, ha idee diverse da quelbenitollà, e anche più capelli) ed è un ragazzo che, insieme con i suoi simpaticissimi amici, ha dato vita a una piccola, accogliente, meravigliosa libreria nel centro storico di Modugno.

Speranze vs. Noia 1:0

(Foto scroccata da barinedita.it)


Attraversare la piazza del paese e le sue panchine addobbate dai soliti vecchietti intenti a lamentarsi della pensione, dribblare una task force di testimoni di Geova, passare accanto a un branco di truzzi fermi a scambiarsi suoni gutturali dalla sella di un motorino immobile ma perennemente in moto (di zotici incivili è pieno il Mondo, mica solo la Puglia) e ritrovarsi un attimo dopo in un luogo nuovo, tra ragazzi che stavano discutendo di letteratura e filosofia, è stata una sensazione indescrivibile.
Speranze vs. Noia 1:0

Non è facile mandare avanti una libreria in Italia e ancor più in un contesto simile. Il bicchiere mezzo pieno è il bambino che sfoglia un libro e chiede a sua madre di comprarglielo, quello mezzo vuoto è il rifiuto della stronza-genitrice dettato dal prezzo di copertina (sempre meglio devolvere la cifra al fondo settimanale per l’estetista). Il buon Benito tutto questo lo sa, ma non vuole rinunciare al suo sogno. Per questo lo stimo e spero che la fiaccola che ha acceso sia destinata a bruciare a lungo.
Ora, miei cari visitatori obbrobriosi, se non credete alla buona fede di questo "messaggio promozionale" vi invito a visitare questo sito. In caso contrario, non fate gli stronzi e mipiacciate questa pagina
PS: per quanto riguarda Obbrobbrio, a grande richiesta sta per arrivare la recensione del libro più brutto del mondo. Quella che avevo promesso più di un anno fa e non avevo ancora pubblicato per un residuo timore di farvi del male.
A presto!

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