Sperimentare formule?

Da Maestrarosalba
Quando realizzammo a scuola questo esperimento:

fu necessario spiegare che lo spostamento del borotalco sulla superficie dell'acqua era dovuto alla rottura della tensione superficiale dell'acqua, e pronunciammo la parolina magica che desta qualche clamore a proposito del linguaggio da usare nello spiegare fatti di scienza a bambini molto piccoli: molecola. Poi è con il tempo che a volte si capisce se un insegnamento è stato efficace, si intuisce dalla pertinenza delle risposte quando i bambini sono chiamati a ragionare su nuovi fatti.
E' accaduto durante queste attività, e proprio perchè non si può fare didattica secondo uno schema rigido e sappiamo tutti quanto le domande e i tentativi di spiegazioni dei bambini portino perfino lontano da quanto avevamo in mente di fare, dai concetti che intendevamo chiarire. A furia di toccare acqua e di parlare di spazi occupati qualcuno ha cominciato a chiedersi di cosa è fatta l'acqua.La risposta, tentennante, è stata di piccole parti. Qualcuno poi s'è ricordato che avevamo usato la parola molecole. Ecco quando non è stato più possibile glissare ci siamo buttati.
Dentro la goccia d'acqua ci sono le molecole, a loro volta le molecole sono fatte di parti più piccole chiamate atomi. Questi atomi, le più piccole parti di materia non sono tutti uguali, ma sono fatti di sostanze diverse. Nel caso dell'acqua c'è un atomo di ossigeno e  due di idrogeno. Immaginiamo l'atomo di ossigeno che allunga le sue braccia e afferra da una parte un atomo di idrogeno e dall'altra l'altro atomo di idrogeno. Queste piccole parti di materia si indicano con dei simboli O= ossigeno H= idrogeno. Ecco perchè l'acqua si indica con H2O. Questi atomi stanno insieme anche per via di un meccanismo di tipo elettrico.

La danza degli atomi.
Ci siamo messi vicini a tre a tre, mettendo al centro i bambini più alti e poi ci siamo presi per mano, ogni gruppetto stava vicino all'altro: abbiamo simulato le molecole con ciò che ci sta dentro.
I disegni animati della formula dell'acqua
Poi abbiamo fatto un grande disegno alla lavagna e sul quaderno. Dopo qualche bambino si è divertito a raccontare con la videocamera di cosa e come è fatta una goccia d'acqua.
Non tutti se la sono sentita di provare. Per i più coraggiosi non è andata male. Alla fine un'idea lontana, l'infinitamente piccolo è diventata più concreta. Utilizzando ciò che abbiamo: la voglia di comprendere anche senza un vero e proprio laboratorio.
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