Spero che voi leggete tanti libri

"Leggete può essere un imperativo ma anche un congiuntivo esortativo."
[Nicola Morra]
Io sono dell'idea che un giornalista, se è un serio operatore dell'informazione, deve saper evitare i falsi bersagli, che l'intervistato gli offre. Dovrebbe scansarli, come un missile intelligente, per non perdere di vista le questioni fondamentali e puntare diritto sull'obiettivo primario della professione: offrire al pubblico il migliore prodotto d'informazione possibile. Un giornalista non deve lasciarsi distrarre dalle facili esche che gli vengono sventolate davanti durante un'intervista; invece spesso vediamo locuste con un microfono in mano, fameliche e ghiotte proprio di quei bocconcini che fanno tanto gola a un'informazione ridotta a rotocalco scandalistico da topless sotto il sole. Un giornalista deve essere agile come una mangusta ed evitare di perdersi oziosamente dietro pignolerie secondarie e futili, specialmente quando davanti al microfono si parano soggetti che, volenti o nolenti, esche d'incoerenza e strafalcioni ne lanciano a secchiate. Altrimenti, se a polemica si replica con permalosità, si realizza un video di puro battibecco, ricco di tanto autocompiacimento e personalismo piccato, ma pure in grado di lasciare lo spettatore allegramente appagato e disinformato al punto in cui stava prima di vederlo.
Il resto è semplice constatazione. Nicola Morra che decide di complicarsi la vita, elevandosi al maestrino che invita a leggere più libri, per subito dopo seppellirsi sotto la personale coniugazione del verbo "leggere", si trasforma con le sue stesse mani nel peggior scoop di se stesso. Non so dei giornalisti seri, ma di quelli da Novella 2000 certi suggeritori di servizi irrisori sono manna dal cielo. Se non ti fai avveduto Nicola, ora che sei capogruppo e portavoce, le locuste ti si pappano in un sol boccone. E poi avrai il tuo bel dire che sono formiche rosse d'apparato.
Ho controllato, ma quel congiuntivo esortativo non sono proprio riuscito a trovarlo. Si vede che "leggiate" è coniugazione di casta.
Mi azzardo a pensare che l'errore possa essere indicativo di altre carenze e supponenze.
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Sono certo che il senatore Morra volesse giustificarsi, in buona fede, spiegando che la sua esortazione a leggere libri (esortazione per altro valida verso chiunque, anche per i giornalisti specializzati in scoop da titoloni in topless e niente sotto) non avesse intenti arroganti. A quel punto, per dismettere qualsiasi supposizione d'alterigia, ha cercato di togliersi la corona imperiale, finendo però con lo scivolare sopra un'umile buccia di banana, insidiosa e senza bollino blu.
K.