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Spero si annoierà.

Da Wising
Ho trovato un articolo che mi è piaciuto tanto.
E' quello in home page di professione papà. Un dolcissimo, sensatissimo elogio della noia e di quanto sia educativa.
Osserva, il papà, come i nostri figli siano troppo impegnati in mille attività che gioco non sono, ma piuttosto discipline; come siano costretti e diventare manager di sè stessi già in tenera età. Mentre è la noia, l'inventare come spendere ogni ora del giorno ad avere una forte valenza educativa.
Sono d'accordo. A volte mi viene l'ansia a pensare a quante cose "dovrà" fare Cigolino una volta cresciuto: un po' per saperlo al sicuro da qualche parte, un po' per non farlo sentire "meno" dei suo impegnatissimi coetanei, un po' per quell'ansia da prestazione che coglie spesso i genitori. Per loro vogliamo non solo il meglio, ma anche tutto. Travisando sia l'uno che l'altro, declinandoli in cose pratiche da fare o materiali da avere.
Leggendo l'articolo ho pensato: speriamo di essere così bravi da lasciargli tempo sufficiente per la noia.
Che diventa poi tempo per il gioco.
Come adesso. Che ha imparato ad aspettare il suo papà e non vede l'ora che entri dalla porta per prodigarsi in sorrisi, gorgheggi e braccia aperte; che non andrebbe a dormire mai per giocare con lui; che se è lui che gli mette il pigiamino è un gioco divertente.
GF ha questa grandissima capacità, trasformare in un bel gioco qualunque cosa.
Cigolino con lui si diverte un mondo, hanno un rapporto stretto, in cui, a volte, io non ci sono, è una cosa loro. Trovo questa cosa bellissima, poetica, sacra.
Anche se poi va a finire che io faccio sempre la parte del poliziotto cattivo: è ora di dormire, mangiare, copriti, scopriti, cambiati.
Miii che noiosa che sono!

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