A Nydrì ci sono delle belle cascate inserite in un bellissimo contesto, che attirano parecchi turisti.
fonte della foto (ci sono anche altre)
Ecco cosa ha raccontato uno di questi in una trasmissione radio su rai 2 qualche giorno fa, in una rubrica “raccontateci le vostre vacanze in Grecia”.Eravamo in vacanza a Lefkada; degli amici ci avevano raccomandato di andare a vedere le cascate. Ci è sembrato interessante e presa la macchina siamo andati alla ricerca.La segnaletica era un incubo. Spesso le indicazioni non c’erano, e anche quando c’erano, al punto cruciale, cioè agli incroci, sparivano. Girovagavamo senza sapere dove dirigersi quando improvvisamente ecco apparire davanti a noi un uomo che sembrava avere non 100 ma 150 anni. Piccolo, curvo, viso incartapecorito, pieno di rughe, con un agnello intorno al collo.Ci siamo fermati, e io con le 3 parole di greco che conosco, ho cominciato a sbracciarmi dicendo: “nerò, nerò, (acqua, acqua) disegnando con le braccia il movimento delle cascate.Il signore con molta pazienza mi ascoltava e mi guardava, senza interrompermi. Quando ho finito la mia recita, serafico, con una voce calmissima, mi chiede: “are you looking for the waterfalls”?E con un inglese oxfordiano ci ha dato le indicazioni precise al millimetro.Il racconto l’ho riportato come me lo ricordo, l'essenza è immutata.La ricetta anche, precisa precisa, ed è una specialità di Corfù. Si chiama “sofrito” e il nome indica la chiara influenza veneziana, come buona parte della cucina borghese dell’isola. Quella contadina è un’altra storia.Se non temete l’aglio, mettetene parecchio. Con la cottura diventa dolce e perde il suo odore tipico.Dopo qualche minuto chiudere con il coperchio e cuocere a fiamma dolce finchè la carne non diventi tenera. Macinare un poco di pepe e servire accompagnando con del riso pilaf e/o patate fritte.