Un po' di tempo fa ho preso le patate dolci. Così... le ho viste, già belle pesate e confezionate, e istintivamente le ho prese e messe nel carrello. Poi, una volta a casa, mi è sorta la domanda "e ora come le faccio?"
Bella domanda... bisognava mettersi alla ricerca di una ricetta :-)
Intanto, preciso che le patate che ho trovato io sono quelle a pasta bianca, perché leggendo in giro, ho imparato che non esiste un tipo solo di patata dolce, e che molto spesso le diverse varietà si distinguono proprio per una sensibile diversità di colore. Oltre ad essere a pasta bianca, le mie hanno forma allungata e sono appuntite alle estremità, e discretamente bitorzolute.
Comunque, cerca che ti cerca, alla fine ho trovato una ricetta che mi avrebbe permesso di usare, oltre a una parte delle patate dolci, anche lo spezzatino di vitello che avevo nel congelatore. La ricetta prevede la cottura separata dei 4 ingredienti principali (carne, patate tradizionali, patate dolci, porro) che poi vengono riuniti e passati tutti in insieme nel forno.
La fonte è il blog
Spizzichi & Bocconi, da cui mi sono allontanata un po' per alcuni aspetti, in parte per costrizione (non disponibilità dell'ingrediente), in parte per scelta. Nel trito per il soffritto ho dovuto omettere il sedano perché non ce l'avevo, e per lo stesso motivo ho omesso anche il basilico fresco (che, a ben pensarci, forse non avrei messo neanche se l'avessi avuto). Anziché il garam masala, ho usato il tandoori masala, perché quello avevo (che poi, sono entrambi mix di spezie più o meno simili). Ho omesso altresì di aggiungere il miele d'arancio, la crusca e il formaggio stagionato grattugiato, perché il tutto mi sembrava già sufficientemente saporito così.
La carne l'ho cotta nella pentola Acticook, ma si può usare qualsiasi pentola a pressione, come pure la cottura in pentola tradizionale. Far soffriggere nell'olio il trito di carota, cipolla, aglio (e sedano). Aggiungere la carne e far rosolare, bagnare col cognac (circa 20 ml) e far evaporare. Aggiungere l'ecodose di acqua, l'
Rimando perciò al blog linkato per chi volesse conoscere la ricetta originale.
- 500 g di spezzatino di vitello da allevamento biologico
- 6 piccole patate novelle bio
- 2 patate dolci medie
- 1 porro bio (circa 10-12 cm)
- 1 cipolla piccola, 1 spicchio d'aglio e un pezzo di carota (ci vorrebbe anche una costa di sedano, io non ce l'avevo), tutto bio
- 1 cucchiaino di insaporitore vegetale
- alcune foglie di salvia fresca bio
- 1 ecodose (250 ml) di acqua
- una spolverata di tandoori masala (garam masala nell'originale)
- olio evo e sale
Pelare le patate dolci e cuocerle al vapore, quindi tagliarle a dadini e tenerle da parte.
Pelare le patate novelle e cuocerle in forno a 180° statico con un po' d'olio evo e sale.
Affettare sottilmente il porro e farlo rosolare leggermente in padella, portando a cottura con un po' d'acqua, la salvia e un pizzico di sale.
Riunire tutto nella pirofila delle patate cotte, spolverare col tandoori masala e mescolare, quindi ripassare di nuovo il tutto in forno a 180° statico per 20 minuti.
Molto molto gustoso e deliziosamente speziato, davvero non ho sentito la mancanza degli altri ingredienti suggeriti che ho preferito omettere.
Questa ballata commemora uno dei momenti più drammatici della storia americana moderna, la Grande Depressione che risultò dalla crisi del 1929, e che gettò nella disperazione migliaia di famiglie appartenenti alla middle-low class operaia e contadina dell'epoca. Tom Joad è il bellissimo personaggio protagonista del romanzo The Ghost of Tom Joad
The Grapes of Wrath ( Furore, in italiano) di John Steinbeck, a cui il Boss si è ispirato per comporre questo brano struggente.