Spiagge; Concessioni demaniali la proposta di FederBalneari

Creato il 05 marzo 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

La proposta che FederBalenari Italia ha lanciato ai Ministri Gnudi e Moavero in occasione dell’incontro con le rappresentanze del 23 Febbraio è piaciuta al Governo. E’ quanto confermato da alcune indiscrezioni, nelle stanze del Ministero del Turismo; infatti, si fa sempre più forte l’ipotesi, presentata da Renato Papagni, di aprire al mercato, già nel 2013, tutte quelle aree balneari attualmente non impegnate da concessioni demaniali marittime e salvaguardare con una specifica deroga gli attuali balneari che non vedranno modificati i criteri di assegnazione a partire dal 2015.
Con la conferma ufficiale da parte del Governo della chiusura della procedura d’infrazione europea n° 2008/4908, conosciuta come Direttiva Bolkestein, cresce l’interesse , da parte dei concessionari, di risolvere il problema del settore turistico balenare con questa idea che, tradotta in Legge, significherebbe dotare Regioni di una competenza specifica per la creazione di occupazione e valore economico.
Tra le prime Regioni, a prepararsi al cambiamento delle coste, c’è la Sicilia, che ha annunciato l’intenzione di mettere all’evidenza pubblica il 40% delle coste balneari non soggette a concessione dal Governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo.
Oggetto dell’Assemblea di FederBalneari Italia a Carrara, in occasione del 13° Salone Professionale Delle attrezzature Balneari, Outdoor Design e Benessere è proprio questo: l’applicazione dell’apertura al mercato delle aree balneari non impegnate da concessioni balneari nell’ottica di uno sviluppo organico della costa.
Per attuare ciò bisognerà mettere in campo due strumenti fondamentali che la Federazione Nazionale degli operatori balneari ha individuato nella Legge Quadro ed in nuovi «Compiti Regionali».
E’ quanto mai necessario per rimettere in moto il settore turistico ricettivo balneare e far crescere l’economia – afferma il Presidente Renato Papagni.
Dovranno essere predisposte dalla Regione di appartenenza delle griglie con dei parametri precisi che i concessionari balneari dovranno ottenere per avere il rinnovo della concessione dai 6 ai 20 anni in funzione dei programmi di investimento che vorranno attuare.
Nella proposta pensata da FederBalneari Italia è prevista l’assegnazione delle concessioni per quegli operatori che rispetteranno i parametri della griglia che ogni Regione dovrà predisporre in funzione di due criteri fondamentali:
- Investimenti e modernizzazione, e sostenibilità dell’offerta balneare.
- Apertura al mercato estero in termini di qualità ed uso delle spiagge per utilizzazione diversificate: intrattenimento, notte, attività sportive.
Resta il nodo dei canoni, si dovrà trovare la formula di automatica determinazione, calmierare quelle fuori regime ed incrementare quelli che ancora sostengono quote rivalutabili.


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