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Quante volte, al mare, siamo stati colpiti da un bagnante spiaggiato in modo strano sul suo quadrato di stoffa umida?Quante volte abbiamo sorriso di un cappello curioso, un costume ardito, una posa strana, un signore che russa sonoramente?Quante volte ci siamo abbandonati noi stessi al piacere di perdere i sensi cullati dal sole e dal rumore lieve del mare che lambisce la battigia?
Il fotografo lituano Tadao Cern ha realizzato, in un giorno passato al mare, una serie di scatti che ha intitolato COMFORT ZONE.Cern sostiene che in spiaggia, spesso, dimentichiamo freni inibitori, paure e insicurezze e, quasi inconsciamente, ci lasciamo andare, mostrando aspetti del nostro carattere e squarci delle nostre abitudini relegati solitamente alla nostra sfera privatissima.Ha scelto modelli con il viso coperto per concentrare l'attenzione dell'osservatore unicamente sulla posa del corpo.
Ps - io non vado al mare da due anni. Tutto ebbe inizio per una ferita da coltello alla gamba nel mese di giugno del 2013 - dovevo evitare di esporre la cicatrice al sole - e, non so perché, anche quest'estate non ho mai sentito la voglia di andare al mare. Il caldo mi butta giù e la confusione e il caos ancora di più. Forse ci andrò alla fine della stagione. Solo per fare un bagno i primi giorni di ottobre. Solo per quello.